di Paolo Ficara - Risultati sportivi e valorizzazione dell'organico. Per una Reggina che anche quest'anno andrà in vacanza al termine della regular season, e che di certo non può bearsi di una salvezza conseguita al cospetto delle disastrate Akragas, Fondi e Paganese, esistono più sfaccettature circa il valore assunto dai propri calciatori sul mercato.
Non c'è dubbio che siano stati utilizzati parecchi giovani. Anche perché l'organico, fino a gennaio, non consentiva altre opzioni. L'arrivo dei più esperti Ferrani, Castiglia, Giuffrida, La Camera, lo stesso Armeno, ha tolto spazio a diversi under. Compreso Marino, (unico) pezzo pregiato del prossimo calciomercato, che nelle ultime 6 gare è quasi sempre partito dalla panchina.
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Maurizi aveva annunciato spazio per chi è stato meno utilizzato, a partire dalla gara con la Sicula Leonzio. Ieri il tecnico ha effettuato quattro cambi sui cinque disponibili, nonostante fossero diversi gli elementi in panchina col becco aperto, a mò di uccellino quando si illude che la mamma si stia avvicinando col cibo. Arras e Franchi non hanno mai visto il campo, Samb aveva avuto un inizio incoraggiante e poi è stato messo in disparte. Il talentuoso Bezziccheri, non sappiamo di quale colpa possa essersi macchiato. Ma sono, pur sempre, calciatori in prestito.
Danilo Amato è di proprietà della Reggina, è cresciuto nel settore giovanile della precedente gloriosa società, ma di lui è come se ci si fosse dimenticati. Solo una manciata di minuti in Coppa Italia, a Matera. Dopodiché, diverse le esclusioni persino dalla lista dei convocati.
Non può essere questa la maniera migliore per far crescere un classe '99. È vero che nel suo ruolo di centrocampista centrale, c'è un ingorgo. Ma se non viene preso in considerazione per un esordio in campionato, nemmeno quando ormai l'obiettivo minimo è stato raggiunto, non sappiamo come potrà approcciare psicologicamente alla prossima stagione. Ringraziare la società a parole è facile, poi servirebbero i fatti.