Lavoratori stagionali, Usb presenta esposto alla Prefettura di Vibo Valentia: “Tutelare salute di questa categoria”

"Dopo diverse segnalazioni da parte dei lavoratori stagionali, l'USB si trova costretta a scrivere alla Prefettura di Vibo Valentia per tutelare la salute di questa categoria. Non bastano le accuse di assistenzialismo e pigrizia da parte degli albergatori, proprio mentre le imprese ricevono aiuti statali a pioggia e i dipendenti stagionali spesso non riescono a ottenere neppure il bonus Inps. Fioccano le segnalazioni, in tutta Italia e soprattutto sulla Costa degli Dei, di dipendenti di strutture ricettive e villaggi turistici che denunciano i rischi per la loro salute, a causa di datori di lavoro negligenti. La Regione Calabria ha emesso una nuova ordinanza per l'uso della mascherina in luoghi all'aperto dove non sia possibile il distanziamento. Peccato che nelle strutture ricettive non si riesca ad applicare nessuna regola di distanziamento. I villaggi turistici sembrano essere uno Stato a parte, i lavoratori sono obbligati a portare la mascherina, per gli ospiti invece si chiude un occhio. Questa è la ragione per cui i lavoratori stagionali del turismo si definiscono carne da macello: in queste condizioni non ci sono le basi per la salute sul lavoro.

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"L'USB ha mandato un esposto alla prefettura di Vibo Valentia affinché si intervenga, perché il profitto non può mai essere anteposto alla sicurezza, una tendenza ad abbandonare immediatamente. In esso chiediamo l'attuazione immediata dei controlli nei luoghi di villeggiatura dove i lavoratori stagionali (già in difficoltà economiche e sociale) prestano la loro attività, oltre l'attuazione di tutte le misure di prevenzione e protezione; per garantire le attività lavorative e di salvaguardia dei villeggianti, come far attivare le tutele di tipo igienico-sanitario adeguate, come specificato nei dei villeggianti, come far attivare le tutele di tipo igienico-sanitario adeguate, come specificato nei rapporti dell'Istituto superiore di sanità. Le buone pratiche anche se si è in vacanza vanno adottate e gli organi di controllo devono mettere in moto tutte le prerogative per farle rispettare a tutela dell'incolumità pubblica".

Lo afferma, in una nota, Saverio Bartoluzzi dell'Usb Vibo Valentia.