Asilo da incubo a Cariati, maestre arrestate. Gli inquirenti: "violenza quotidiana, cibi scaduti e lavoro irregolare"

Carabinierinuova5settembreStrattonavano i bambini, tiravano loro i capelli, li trascinavano, li strattonavano e li spintonavano, li picchiavano e, addirittura, salivano loro addosso quando erano per terra. Tutte violenze documentate dai Carabinieri che hanno arrestato due maestre di un asilo di Cariati, nel Cosentino. Le indagini sono state avviate alla fine dello scorso mese di ottobre a seguito di alcune segnalazioni anonime giunte all'Arma. Gli inquirenti hanno documentato una serie di maltrattamenti di natura fisica e psicologica compiuti dalle due insegnanti nei confronti dei bambini, di eta' compresa tra i due e i cinque anni, loro affidati. Dalle immagini e dalle conversazioni captate attraverso le videocamere installate nell'aula, sono emerse le violenze nei confronti dei bambini, una ventina, che frequentano l'asilo. Oltre cinquanta in meno di un mese. Le due donne sono state immortalate mentre compiono atti di violenza fisica. In due occasioni, le maestre, approfittando del fatto che due bambini erano sdraiati a terra, sarebbero letteralmente salite sulle gambe dei piccoli. E ancora colpi alla testa, anche usando corpi contundenti. Poi c'erano i rimproveri immotivati, spesso accompagnati da ingiurie e minacce, anche di morte, nonche' comportamenti oppressivi ed umilianti nei confronti dei bambini. Il ricorso alla violenza era, secondo gli inquirenti, sistematico e quotidiano, tanto che le piccole vittime, vedendo avvicinarsi le insegnanti, si coprivano il volto intimoriti, temendo le percosse.

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Nel corso delle attivita' di notifica del provvedimento, i militari della stazione di Cariati hanno effettuato anche un accesso ispettivo unitamente ai loro colleghi del Nas e del Nil di Cosenza, riscontrando una serie di irregolarita'. All'interno dell'asilo c'erano cibi e bevande scaduti o congelati senza mezzi idonei. Una delle due collaboratrici e' risultata irregolare poiche' non assunta. I militari dell'Arma hanno riscontrato anche la mancanza di documentazione necessaria per svolgere attivita' lavorative con i minorenni e la mancanza di certificazione sanitari. Sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 23.600 euro e la struttura e' stata sequestrata. Le indagini continueranno per verificare eventuali ulteriori responsabilita', anche alla luce del fatto che sino a questo momento nessuna denuncia e' stata presentata alle forze dell'ordine. Le due donne, al termine delle formalita' di rito, sono state trasferite nelle rispettive abitazioni agli arresti domiciliari.

"Atteggiamenti che non possono essere tollerati in nessun modo. Il legislatore deve assumere una posizione seria, durissima. Queste strutture, cosi' come quelle che ospitano anziani, persone che non sono capaci di difendersi e di autogestirsi, vanno controllate". Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, nel corso della conferenza stampa sull'arresto per maltrattamenti ai danni di bambini di due insegnanti in un asilo privato di Cariati. "Il legislatore - ha aggiunto Facciolla - deve farsi carico di imporre un sistema di sorveglianza di registrazione delle immagini in modo che si possa consentire agli organi preposti di fare i controlli a verificare cosa avviene all'interno di queste strutture. Noi interveniamo e poi sappiamo benissimo qual e' l'esito giudiziario. Ci sono tutti i benefici, sono persone incensurate e come spesso capita, a distanza di qualche tempo, magari riaprono le strutture e si rimettono a fare di nuovi quello che avevano fatto prima. Questa mattina - ha detto ancora il Procuratore di Castrovillari - abbiamo sequestrato la struttura, l'abbiamo chiusa e adesso continueranno le indagini. Ci saranno altri reati da contestare". "E' stato fatto un lavoro certosino - ha detto il capitano Carlo Alberto Sganzerla, comandante della Compagnia Carabinieri di Rossano - perche' senza l'approfondita conoscenza del contesto sociale e dei soggetti, l'operazione di oggi non si sarebbe potuta verificare. Nel corso dell'accesso con i militari del Nas e del Nil sono state elevate alcune sanzioni amministrative perche sono state rilevate alcune criticita', anche importanti. Abbiamo trovato all'interno di alcuni frigoriferi dei latticini scaduti, quindi non e' da escludere che venissero somministrati ai bambini. Sono stati trovati alimenti congelati senza le previste autorizzazioni e senza i macchinari necessari. Sotto il profilo, invece, della gestione dei lavoratori abbiamo riscontrato che una delle due persone arrestate era irregolare all'interno della struttura, lavorava senza avere alcun titolo ne' specializzazioni. Non possiamo nemmeno escludere che vi sia un nesso di casualita' tra la mancata preparazione professionale e i comportamenti cristallizzati nel corso dell'indagine".