Dissesto Cosenza, "Catanzaro da Vivere": "Duro colpo per chi sosteneva che era esempio da seguire"

"La dichiarazione di dissesto del Comune di Cosenza riporta in primo piano, e ancora una volta, la necessità che le pubbliche amministrazioni vengano gestite con particolare attenzione alle finanze".

Lo hanno affermato i consiglieri comunali del gruppo Catanzaro da vivere. "Non possiamo che riprendere, pertanto, il richiamo che il presidente della Corte dei Conti, Angelo Buscema, aveva lanciato proprio da Cosenza, in maniera emblematica, qualche settimana fa: "La democrazia passa per i conti in ordine".

"Si tratta – ha aggiunto Catanzaro da vivere – di una frase manifesto per ogni pubblico amministratore, che ha il preciso dovere di espletare il proprio mandato rispettando gli elettori e i cittadini, e di conseguenza rispettando quei conti che sono anch'essi un Bene della collettività. Non gioiamo di certo alla notizia che un altro Comune calabrese, per di più importante come Cosenza, abbia superato la soglia del default. In una regione in ritardo su più fronti come la nostra, l'ennesimo commissariamento non può avere esiti positivi e le lacrime e sangue all'orizzonte per i cittadini cosentini, i quali vedranno verosimilmente ridursi i servizi, o per le imprese fornitrici del Municipio bruzio, non sono niente di buono anche in termini di sviluppo economico del territorio. Non ci interessa di chi sia la colpa o cosa abbia realmente causato questa situazione di dissesto, saranno altri a stabilirlo. Però riteniamo che la sentenza della Corte dei Conti indichi, di pari passo, che i modelli da seguire sono altri rispetto ai Capodanno spaziali con ospiti d'eccezione".

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"Noi siamo riusciti a mettere in campo eventi di un certo livello mantenendo in ordine i conti: è l'esempio di buona amministrazione portato avanti dal sindaco Sergio Abramo e dalla sua maggioranza. Non avranno avuto l'appeal e il richiamo garantito dall'organizzazione di grandi concerti, o da opere pubbliche inaugurate in grande stile che di certo aiutano a finire in copertina – ha proseguito il gruppo Catanzaro da vivere -, ma di sicuro hanno avuto il merito di non aver ridotto di un millesimo, anzi aumentandola, l'erogazione dei servizi nei confronti dei cittadini, la tempestività nella risposta alle imprese fornitrici del Comune. Siamo ridiventati, in questo modo, punto di riferimento anche da un punto di vista economico, non solo istituzionale. Il Capoluogo calabrese, grazie ai conti in ordine, sta attraversando una stagione di effervescenza culturale riconosciuta a più livelli e resa possibile grazie alla sinergia pubblico-privato in quei contenitori pubblici restituiti alla città e ai suoi cittadini. Tenere dritta con assoluta fermezza la gestione dei conti comunali è stata la base di queste azioni e ha innescato, a Catanzaro, un circolo virtuoso, trasparente, fra elettori ed eletti, quindi fra amministratori e cittadini".

"Riprendendo Max Weber, uno dei più grandi sociologi del Novecento, credo si possa in questo caso ricorrere alla sua "etica delle responsabilità" – ha concluso Catanzaro da vivere -. Che rappresenta un concetto primario per la politica, a livello generale e individuale e che, pur essendo probabilmente meno spendibile durante una campagna elettorale, è sicuramente più aderente alla realtà e ai bisogni dei cittadini: è una strada più lunga e apparentemente meno appetibile di altre, più creative e accattivanti, ma è quella più valida perché poggia su principi quali verità, trasparenza e attenzione alle risorse pubbliche, dunque di tutti, che devono essere stelle polari nell'opera di ogni amministratore pubblico".