Sanità nel Vibonese, Tassone: “Nessuno mi metterà il bavaglio, in Procura ci andrò io se necessario”

"Sono rimasto sorpreso nel leggere ricostruzioni che tendono a nascondere i fatti, elaborate da chi non conosce il territorio e non ne comprende le difficoltà". Il consigliere regionale Luigi Tassone ribadisce con forza la sua posizione in materia sanitaria e afferma che "nessuno mi metterà il bavaglio".

"Come consigliere regionale – sostiene – difenderò tutti gli ospedali dell'area centrale della Calabria perché i cittadini non possono essere privati del sacrosanto diritto alla salute. Non ho timore di nessuno perché le mie sono battaglie che volgono all'affermazione di un principio costituzionalmente riconosciuto. Non c'è nessun campanilismo, chi utilizza questo termine non ha compreso che se non fossimo in una situazione di emergenza ci sarebbe stata una rivolta popolare. E non sa o non vuole sapere che le persone non possono attendere oltre un'ora per essere trasferiti dai comuni periferici ad un ospedale in grado di trattarli".

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Tassone chiarisce di far parte di "una classe dirigente responsabile, cosciente dell'emergenza e delle difficoltà" e ribadisce di "essere una persona perbene" e di "non aver paura di chi invoca l'intervento della Procura della Repubblica". Anzi, "sebbene non sia mio costume tirare in ballo la Magistratura, se dovesse essere nuovamente chiuso il Pronto Soccorso, sarò io a rivolgermi alla Procura per impedire che un diritto costituzionale venga meno". Il punto, dunque, è che "non si è trattato di un semplice spostamento di anestesisti, ma del venir meno del Pronto Soccorso. Senza anestesisti, infatti, non è possibile gestire nessun tipo di emergenza relativa a casi gravi che dovessero presentarsi, con la conseguenza di non poter intervenire in maniera determinante contro i rischi per la vita delle persone".

Il consigliere regionale specifica inoltre che "bisogna evitare guerre fra poveri e lavorare per il miglioramento dell'intero Sistema sanitario a "cominciare dal superamento del commissariamento della Sanità in Calabria, dall'assunzione di nuovo personale e dalla dotazione di nuova strumentazione". "Bisogna velocizzare – aggiunge - i tempi di realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia, ma si deve anche comprendere la gravità della situazione attuale garantendo la tutela della salute a tutte le aree territoriali. Mi sono fatto promotore delle questioni relative agli ospedali di Serra San Bruno e Tropea proprio per questo, per esercitare il mandato che mi hanno conferito i cittadini. È giusto che le comunità abbiano voce e facciano sentire la loro voce, chi cerca di metterle a tacere compie una grave violazione, che si aggiunge a quella relativa alla protezione dei diritti. Io – conclude – non arretrerò di un millimetro e voglio dire a chi parla di campagna elettorale, che la mia è appena terminata. Cinque anni sono lunghi e il mio unico interesse è affrontare le questioni che affliggono la comunità".