Agostinelli: “Gioia Tauro come Rotterdam. Ora gestione del gateway ferroviario e bacino di carenaggio”

Agostinelli"Oggi, dopo 4 anni, festeggiamo la giornata dell'orgoglio della comunità portuale gioiese. Il rilancio del porto è nei fatti, è rappresentato da quella nave portacontenitori, la Sixin, che appartiene ad una classe di 11 navi dell'armatore MSC , le più grandi, le più capienti del mondo, nella capacità di trasporto dei containers, potendone stivare fino a 23.600. Ne sono arrivate 79 negli ultimi 12 mesi, questa è l'ultima e la più grande in assoluto. Per la prima volta in un porto della Repubblica".

Così il commissario straordinario dell'Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, in occasione dell'ingresso della Sixin Msc nello scalo gioiese (leggi qui la notizia). Nel piazzale antistante l'Autorità portuale di Gioia Tauro, si è tenuta la cerimonia di Maiden Call della nave, per onorare la sua "prima toccata" nel Mediterraneo

"Noi – ha proseguito Agostinelli - rappresentiamo una call di linee intercontinentali.Ma il fenomeno del gigantismo navale ha un rovescio della medaglia. Pochi porti al mondo sono capaci di lavorare navi come la Sixin, in Italia pochissimi, per la vetustà delle infrastrutture, l'insufficienza dei fondali, le immense difficoltà burocratiche dei dragaggi portuali.

Al prezzo di costosissime manutenzioni del canale, invece noi oggi possiamo affermare con legittimo orgoglio "Gioia Tauro come Rotterdam e Anversa, come Ningbo e Shanghai in Cina, come King Abdullah Port, come Tangeri, i più grandi terminal contenitori del pianeta!

Tutti insieme abbiamo dato un senso a questi durissimi quattro anni in trincea per la rinascita di questo porto. Oggi finalmente possiamo iniziare ad ipotizzare un maggior gettito fiscale sulle merci sbarcate per la prima volta in un porto comunitario, possiamo ipotizzare che attraverso la ferrovia, parte di queste merci sia indirizzata ai mercati meridionali e del centro nord, possiamo iniziare ad ipotizzare che una parte di questi contenitori sia aperta nelle aree retro portuali. Questa diventa una concreta prospettiva di sviluppo del porto, e con la Zes dell'intera area territoriale e regionale, il risultato del nostro lavoro, di cui andiamo orgogliosi".

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Il commissario Agostinelli ha poi ringraziato il terminalista armatore "per averci creduto ed aver investito somme ingentissime nei piazzali, nelle infrastrutture, nei mezzi meccanici e da ultimo nella messa a norma sanitaria di un terminal immenso dove ogni giorno lavorano più di 1000 portuali, senza chiedere un solo giorno di cassa integrazione". Ringraziamenti anche alla Autorità Marittima, alle forze di polizia per "la lotta al narcotraffico" e alle maestranze, "perché anche nel tempo non facile della pandemia, anche al tempo della paura, hanno mantenuto alta la produttività portuale. Se siamo qui oggi, lo dobbiamo anche al loro sacrificio e al loro orgoglioso essere protagonisti di una rinascita che ha portato a maggio ad un incremento del 43% dei movimenti rispetto al maggio 2019, ma è una percentuale non veritiera, drogata dalla agonia del porto del 2019, ma il segno positivo a due cifre caratterizzerà l'andamento dei traffici in questo porto negli anni a venire, e questo sarà un risultante eclatante".

"Oggi, apprendo dalle cronache, sarebbero decine coloro che si sono candidati alla guida, dopo di me, di questa Autorità Portuale, e avete forse letto di professionalità di altissimo profilo. Questa è la dimostrazione tangibile che Gioia Tauro non è più la Cenerentola, non è più ai margini, non si è fermata, come recita il filmato che avete visto, e non si fermerà, e dunque oggi è lecito festeggiare" ha poi aggiunto Agostinelli.
Da domani, ci sarà tempo per affrontare altri punti nodali fra cui la gestione del gateway ferroviario portuale, un asset strategico per il nostro porto come dirò più avanti, che dopo un faticoso travaglio posso annunciare essere finalmente in dirittura di arrivo, lo snodo ferroviario di Rosarno, un argomento caro alla Presidente Santelli e per noi decisivo, e Le spiegherò il perché, Presidente.

A questo proposito vorrei essere chiaro.C'è un Accordo Quadro di Programma datato 2010 inerente il Polo logistico Intermodale di Gioia Tauro. Questo APQ ha stanziato 285 milioni di euro per l'adeguamento delle linee ferroviarie Gioia Tauro - Battipaglia e Sibari – Metaponto – Taranto - Bari, di cui RFI è l'Ente attuatore individuato dal MIT.
La Commissione Europea aveva espressamente condizionato tale stanziamento alla realizzazione del gateway ferroviario nel porto ed alla definizione della gestione del raccordo San Ferdinando - Rosarno.

Tanto è vero, che con una nota del giugno 2014, la Commissione Europea minacciava il ritiro del progetto sulla linea ferroviaria tirrenica e jonica se il bando di gara per la realizzazione del gateway non fosse stato finalizzato entro due mesi da quella data. Noi abbiamo adempiuto a quella condizione entro i termini, ed oggi il gateway è stato progettato, realizzato e collaudato, in soli 3 anni e mezzo ed è costato 19 mln di euro di contribuzione pubblica. Ora tocca a RFI, tocca al MIT, tocca alla Regione Calabria.

E ancora: il bacino di carenaggio, che non è un disegnino sulla carta ma un progetto ambiziosissimo che va avanti e darà lustro al porto del futuro, al porto 2.0, l'annosa questione del retro porto che affronteremo a tempo debito con la Regione, e che qualche " mente eccelsa" avrebbe voluto che io avessi trasformato con un tocco di bacchetta magica in una Las Vegas produttiva, i rapporti infine con la Città Metropolitana del Sindaco Falcomata', che saluto e che ringrazio, la cui circoscrizione, è bene ricordarlo, non annovera solo lo Stretto di Messina, ma anche un porto oggi di rilievo mondiale!

Non è importante chi farà queste cose, sarà invece decisivo che questi nodi vengano affrontati da domani con la stessa determinazione e con quella passione che l'importanza di questa infrastruttura portuale ha sin qui richiesto e che questa Autorità Portuale rivendica nei fatti, non nelle chiacchiere, nelle isteresi amministrative, nella burocrazia che non decide mai.

Per me, e lo dico con un orgoglio che oggi condivido con gli splendidi collaboratori della mia Autorità - sono stati i 4 anni più intensi ed entusiasmanti della mia lunga carriera".