Carte d'identità senza permesso di soggiorno: a giudizio Mimmo Lucano

lucanopugnochiusoFalsità ideologica. E' l'accusa dalla quale dovrà difendersi Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace (Rc), dopo aver ricevuto un decreto di citazione diretta a giudizio dal sostituto procuratore di Locri Michele Permuniam. Lucano, accusato di aver commesso il reato in qualità di pubblico ufficiale, nelle sue funzioni di responsabile dell'ufficio anagrafe e dello stato civile del Comune di Riace, avrebbe rilasciato, nel 2016, due carte d'identità, a una donna dell'Eritrea e a suo figlio, entrambi senza permesso di soggiorno, condizione necessaria per il rilascio dei documenti.

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Secondo i magistrati, come riporta il Quotidiano del Sud, Lucano, che aveva ricevuto l'avviso di garanzia in merito nel dicembre dello scorso anno, avrebbe dunque attestato falsamente la regolarità della documentazione richiesta dalle norme. L'ex sindaco, che si è sempre difeso affermando che il rilascio di quei documenti era legato ad "esigenze sanitarie", comparirà davanti al giudice di Locri il 2 luglio prossimo. Sempre a Locri prosegue il processo principale denominato "Xenia" e che vede sul banco degli imputati lo stesso Lucano e altre 25 persone, accusati, a vario titoli, di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, truffa e abuso d'ufficio nella gestione dei progetti di accoglienza agli immigrati.