Comunali Reggio, “Acqua pubblica (e tariffe illegittime?)” al centro del nodo tematico organizzato da ‘La Strada’

Proseguono gli appuntamenti de La Strada con i Nodi Tematici, gli spazi fisici e virtuali finalizzati alla scrittura del programma del candidato sindaco del movimento alle prossime elezioni comunali, Saverio Pazzano.

Si è svolto venerdì 17 gennaio un importante incontro dedicato all'acqua pubblica, organizzato da La Strada insieme a DemA, Codacons e Comitato 11 Giugno.
All'incontro, nato per far incontrare esperti e cittadini su un tema di così grande importanza, sono intervenuti due esperti in materia, due persone di grande impegno sul tema dell'acqua e della ripubblicizzazione dei servizi: l'ingegnere Giovanni Di Leo, del Comitato 11 Giugno e l'avvocato Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale Codacons.

"Dovrebbe essere scontato, quando si parla di acqua, che sia pubblica – ha esordito Saverio Pazzano -, ma lo dobbiamo purtroppo precisare perché ciò non è vero in tante parti di Italia. Quello dell'acqua è un tema caldo su cui vogliamo ragionare in fase di programmazione, perché per noi il servizio pubblico dell'acqua è un tema centrale del nostro programma. L'acqua che oggi paghiamo così cara – ha proseguito – è un diritto negato e un privilegio concesso a qualcuno".

Proprio in merito alle tariffe che la Sorical. applica ai comuni calabresi, differenti rispetto alla normativa vigente, si è inserito l'intervento di Giovanni Di Leo, esperto in materia che ha fornito un quadro completo della gestione dell'acqua in Calabria, con particolare riferimento al quadro normativo di riferimento, e del passaggio nel 2004 della gestione degli acquedotti esterni, prima di competenza della Cassa per il Mezzogiorno e dell'Ufficio gestione acquedotti della Regione, ad una società per azioni, la Sorical. "Da quel momento – ha spiegato Di Leo - la tariffa si sarebbe dovuta determinare in base alle normative vigenti. In Calabria, invece, i criteri per determinare le tariffe sono stati stabiliti dalla Regione, e non dallo Stato come dovrebbe essere, con incrementi tariffari molto più alti rispetto a quelli previsti dalla normativa nazionale".

A tal proposito, nel 2009 la Corte Costituzionale si è espressa con una sentenza in cui ha ribadito che la disciplina della tariffa del servizio idrico integrato è competenza esclusiva dello Stato, rilevando inoltre l'illegittimità della normativa regionale nella determinazione del metodo delle tariffe. "Da quel momento in Calabria – ha sottolineato Di Leo -, non è successo nulla e le tariffe sono rimaste le stesse; anzi nel 2010 e nel 2011 la Regione ha fissato, essa stessa ancora, i criteri per determinare gli adeguamenti delle tariffe". Ciò si è tradotto in aumenti delle tariffe che tanno toccato il 22%.

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Ha posto un faro sul ripristino della legittimità delle tariffe nella nostra regione anche l'intervento di Francesco Di Lieto, ricordando una delle ultime indagini che Luigi de Magistris, attuale sindaco di Napoli e presidente di DemA, ha condotto in Calabria. "Nel contratto con Sorical – ha spiegato - era prevista una fideiussione di 400 miliardi di vecchie lire, negli atti di un'indagine che stava conducendo, de Magistris rilevò che non c'era traccia di queste somme". "Fa rabbia – prosegue – che tra i comuni maggiormente vessati da Sorical, Reggio Calabria e Catanzaro, stiano zitti".
A più voci è stato ribadito il diritto all'acqua, sancito da un referendum nel 2011, che è stato tradito poiché ancora oggi l'acqua è una fonte di profitto.
"Continueremo ad affrontare il tema dell'acqua – ha concluso Saverio Pazzano -, in riferimento anche allo stato della rete idrica e degli investimenti necessari, un impegno che prendo formalmente e che mi auguro che possa risvegliare anche in tutti voi un senso di responsabilità e di coraggio su un progetto serio di rivoluzione che stiamo portanti avanti per risollevare la nostra città".