La famiglia di Domenico Ventura: "Non è coinvolto nel caso del padre di Alessandro Nicolò: in quel periodo era detenuto"

detenzioneventuraLa famiglia di Domenico Ventura, detenuto presso il carcere di Terni, per il tramite del proprio legale avv. Giuseppe Gentile del foro di Reggio Calabria, a seguito della recente operazione "Libro nero" che ha portato all'arresto di numerosi soggetti in città, intende chiarire un importante aspetto.

Poichè le cronache locali hanno menzionato Ventura quale presunto autore dell'omicidio di Pietro Nicolò e di Giuseppe Morabito avvenuto il 28.01.2004, la famiglia Ventura precisa che il loro familiare dal 13 marzo 2002 al 3 febbraio 2007 è stato detenuto presso il carcere di Frosinone e di Reggio Calabria per altri reati.

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Ventura è considerato un uomo importante all'interno del clan Libri ed è stato condannato definitivamente per l'omicidio di Marco Puntorieri. Il suo nome è ritornato alla ribalta perché nell'inchiesta "Libro nero" verrebbe sollevato il sospetto che proprio all'interno dello schieramento Libri sarebbe maturata l'uccisione e la sparizione di Pietro Nicolò, padre del consigliere regionale Alessandro Nicolò, attualmente detenuto proprio per connivenza con la cosca Libri. Qui l'articolo del Dispaccio: http://ildispaccio.it/dossier/219750-questo-ha-vinto-con-i-voti-di-quelli-che-gli-hanno-sotterrato-a-suo-padre-la-storia-di-pietro-e-alessandro-nicolo

Ma per la famiglia Ventura vi sarebbe "un evidente errore di persona" e allega la foto a corredo dell'articolo per certificare lo stato di detenzione in quel periodo.

"La famiglia Ventura e' sicura che la magistratura fara' il suo corso e che individuera' i veri autori dei predetti efferati delitti" conclude la nota divulgata dall'avvocato Giuseppe Gentile.