Anche Santelli contro il Governo: “Decreto sanità? Operazione di potere per fini elettorali”

santellijole050318"Dinanzi allo scempio del Governo regionale a guida Pd, oggi Cinquestelle e Lega hanno risposto con una meschina operazione di potere che mette le mani sulla sanita' calabrese e ferisce mortalmente il principio dell'autonomia". Lo sostiene, in una dichiarazione, la deputata Jole Santelli, coordinatrice regionale per la Calabria di Forza Italia. "Un decreto spot che viola la Costituzione - aggiunge Santelli - per fini esclusivamente elettorali e che contraddice clamorosamente le pretese di autonomia ulteriore che la Lega avanza per le Regioni del nord. La Calabria viene ridotta a colonia dopo un periodo lunghissimo di commissariamento che ha logorato letteralmente la sanita'. Ne' dal ministro Grillo, ne' dai ministri della Lega sono arrivate proposte di soluzione credibili per la tutela della salute dei calabresi, ma solo un decreto che mortifica ulteriormente la regione e il Sud, sempre piu' marginali nell'agenda politica di questo Governo".

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«Quella di oggi avrebbe dovuto essere una giornata storica per la Calabria e in particolare per Reggio Calabria che ospita il Consiglio dei Ministri, ma il timore avuto nei giorni passati, che fosse soltanto l'ennesima trovata per accaparrare voti sulla pelle dei cittadini, si è tristemente concretizzato. Brutta sorpresa: non solo la Grillo non ha voluto partecipare alla Commissione Salute in Senato, per confrontarsi e migliorare con tutti i Senatori della Commissione il decreto Calabria, ma ha persino annunciato che prova ad alleggerire il blocco del turn over. Quindi? Come risolve il problema? Nessuna vera soluzione all'emergenza sanitaria è stata trovata. Solo un super commissariamento che non migliorerà, di certo, i servizi offerti. La Grillo ha proposto una soluzione antica che ha già prodotto risultati catastrofici».

Il senatore forzista Marco Siclari commenta così a caldo le novità emerse dal Cdm reggino ma fissa un appuntamento per raccontare la verità rimasta taciuta, le proposte che il Ministro non ha neppure voluto udire.

«Vi riunite a Reggio Calabria per dare risalto, finalmente, all'emergenza nazionale che riguarda l'assistenza sanitaria calabrese e che ogni giorno denuncio in Aula, ma rimaniamo tutti demoralizzati come cittadini calabresi, perché dopo tanto scalpore tornate a Roma abbandonando la Calabria ad ulteriori commissari così come negli ultimi 12 anni. Cosa è cambiato? Nulla! Un commissario che ne sostituisce un altro. Adesso, almeno, potrete dire in giro per il mondo quanto è bello il territorio reggino e quanta gente onesta vi ha atteso a Reggio per avere quelle risposte che purtroppo il Governo non ha saputo dare. Spero che abbiate apprezzato il caffè sul nostro bellissimo lungomare e il nostro buon gelato, che ogni anno vince il premio come miglior gelato in Italia. Intanto sabato, giorno 20, alle ore 11.00 al Consiglio Reginale nella sala "Giuditta Levato" incontrerò i giornalisti, i rappresentanti delle associazioni sanitarie e gli operatori sanitari per dire cosa avrebbe dovuto proporre il CdM per risolvere l'emergenza sanitaria nazionale della Calabria. Purtroppo il ministro Grillo non ha voluto il dialogo con il sottoscritto e con la Commissione Salute in Senato che per prima ha lanciato l'emergenza nazionale sanitaria della Calabria chiamando Scura e Oliverio in audizione. Il Ministro avrebbe dovuto ascoltare chi vive questa terra e le sue decennali mortificazioni», ha concluso il senatore azzurro.

 

«Il Decreto Grillo è solo uno strumento di propaganda, la salute dei calabresi non viene neanche considerata». Così il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori in merito al provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri nel corso della riunione che si è tenuta a Reggio Calabria.
«Il governo – continua il parlamentare – è venuto in Calabria solo per aumentare il suo appeal agli occhi degli elettori in vista delle Europee, non per risolvere i problemi che attanagliano questa terra. Il tanto atteso Decreto Grillo, quello che, secondo gli annunci, avrebbe dovuto rivoluzionare la disastrata sanità regionale, prevede soltanto norme relative al management delle Aziende, trascurando in modo totale i bisogni primari dei pazienti calabresi, gli investimenti necessari per far ripartire il settore e le soluzioni per evitare il blocco del turnover del personale sanitario».
«Il provvedimento – continua Mangialavori – stabilisce nuovi controlli sui vertici delle Aziende, i quali, in caso di inadempienze, potranno essere rimossi. Il decreto, inoltre, trasferisce la facoltà di nominare i manager in capo ai commissari governativi e fissa regole più stringenti per appalti e servizi. Com'è chiaro, l'ampliamento dell'offerta sanitaria a favore dei calabresi non viene nemmeno contemplata, così come nulla si stabilisce in merito ai nuovi ospedali da costruire o sulle soluzioni per ridurre la mobilità passiva della regione. È, insomma, un decreto che interviene esclusivamente sui centri del potere sanitario, con il chiaro e unico obiettivo di mettere le mani sulle nomine dei vertici di Asp e ospedali».
«Per i malati e i pazienti – conclude il senatore azzurro – il tanto atteso decreto non prevede nulla di nulla. E così, il governo non ha fatto altro che tentare di illudere i calabresi, i quali, già da domani, potranno verificare a loro spese quanto sia inconsistente la rivoluzione promessa da questo governo. Un governo che ama le sfilate di propaganda ma non sa trovare soluzioni per la terribile crisi sanitaria della Calabria».