Reggio Calabria, come ti “blindo” il Teatro comunale “Francesco Cilea”

reggioteatrocilea21setChe nesso c'è tra Grande Albergo Miramare e Teatro comunale 'Francesco Cilea'? Sono tutt'e due in capo al Comune di Reggio Calabria, si dirà.

Anche questo è vero; ma forse non solo questo.

In queste ore, in questi giorni ilDispaccio.it ha ricevuto vive lamentele da parte di operatori dello spettacolo ed esponenti del mondo associazionistico – peraltro suffragate da riscontri consonanti da parte di preziosi 'uomini-macchina' della burocrazia di Palazzo San Giorgio e non solo – che, da un momento all'altro, si sono visti 'smaterializzare' istantaneamente date e appuntamenti fissati da tempo per quanto attiene al palcoscenico più importante della città, il 'Cilea'.

Perché?

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Stando a quanto informalmente appurato, da un bel po' per il periodo ottobre/dicembre 2018 erano davvero ben pochi i giorni liberi da 'prenotazioni' da parte di quest'associazione o di quella compagnia. Ben al riparo dai taccuini, c'è chi giura di essersi sentito dire da qualche responsabile per le attività artistiche che nel trimestre c'era solamente una data disponibile per poter realizzare un'iniziativa culturale o musicale al Teatro comunale; altri addirittura si sarebbero sentiti dire dai responsabili che neppure un giorno era rimasto libero.

Si può quindi ben capire che le manifestazioni già in programma al 'Cilea' (spettacoli teatrali, concerti, serate varie...) erano particolarmente numerose.

Eppure, stando a operatori particolarmente informati, improvvisamente decine di date già fissate sono state 'congelate' senza particolari spiegazioni. Con tutto quel che si può immaginare in termini di programmazione; coinvolgimento di personaggi locali e nazionali del mondo della cultura, dell'associazionismo, della musica, del teatro; logistica; prenotazioni di strutture ricettive o ristorative...

Il motivo? Per il periodo natalizio 'allargato' (più o meno dalla seconda settimana di dicembre alla seconda di gennaio), sarebbe praticamente già pronto un bando dell'Ente locale attraverso il quale l'amministrazione Falcomatà intenderebbe assegnare il 'Cilea' ai richiedenti, non più in base a un ordine cronologico delle richieste ma in qualche modo in base al 'merito' (significatività dell'evento, pregnanza della compagnia o dell'associazione promotrice dell'istanza, pertinenza dell'iniziativa al periodo cronologico di riferimento).

Un'evoluzione che, appena debitamente riscontrata, non potrà che apparire meritoria in termini di motivazioni alla base del provvedimento. Ma che nel breve periodo, senza alcun tipo d'informazione a precedere l'invio in 'freezer' di decine di date, sembra aver creato parecchi malumori tra quanti da settimane o mesi già avevano compiuto ogni passaggio – anche economico – necessario per propiziare una buona riuscita della propria manifestazione 'del cuore'.

Dopo i colpi di "7,65" esplosi davanti all'ingresso in occasione del congresso di Magistratura Democratica cui presero parte l'allora Guardasigilli Andrea Orlando e il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso, dopo il tentativo di svuotare la cassaforte da parte di una gang con tanto d'auricolari per comunicare e fiamma ossidrica, per il Teatro comunale 'Francesco Cilea' sembra proprio esserci un altro – piccolo, piccolo... – 'giallo'.