Reggio, svolto il convegno “Tirocini nazionali e regionali, dalla precarietà alla stabilità. Il lavoro sicuro e stabile, unica certezza di sviluppo socio-economico”

L'appuntamento dell'11 maggio a Palazzo Campanella con i tirocinanti calabresi ed i rappresentanti politici ha rappresentato un incontro di fondamentale importanza per la soluzione programmatica verso la stabilizzazione di migliaia di persone che attualmente vive la precarietà del lavoro. L'Auditorium "Nicola Calipari" ha ospitato tantissimi tirocinanti, disoccupati, inoccupati e persone interessate al tema trattato che hanno riempito la sala. Dopo le premesse del Dott.Vincenzo Porpiglia, direttore del Tribunale di Reggio Calabria nonché responsabile delegato CSE-FILAI tirocini, la parola è passata a Sebastiano Albanese, segretario provinciale della CSE-FILAI, che ha salutato tutti i presenti ringraziando per la partecipazione in modo particolare il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, l'On. Paolo Parentela del Movimento 5 Stelle; l'On. Domenico Furgiuele della Lega; l'On. Sebastiano Romeo capogruppo PD in consiglio regionale intervenuto anche in rappresentanza dell'On. Mario Oliverio, Presidente e Governatore della regione Calabria, assente per impegni istituzionali improrogabili.

La partecipazione di questi rappresentanti delle istituzioni è stata determinante nel creare una pluralità politica sia in termini di confronto, nel dibattito democratico sull'argomento tirocini e lavoro,sia in termini di assunzione di responsabilità e di precisi impegni di carattere politico.

Ad aprire il dibattito è stato Antonino Nasone, segretario generale della Cse Filai, il quale nella sua relazione introduttiva ha illustrato interessanti proposte che sono state apprezzate e ritenute condivisibili da tutti gli altri relatori intervenuti al dibattito.

Nel contesto del Ministero della Giustizia la proposta della CSE Filai, tenuto conto delle vacanze organiche, mira all'assunzione di almeno 11 mila persone ( tra i vari Dipartimenti ) e nel quale devono trovare risposte concrete e definitive tutti i Tirocinanti della Giustizia che hanno operato negli uffici giudiziari ( ex art.37 ). La proposta sindacale è quella della messa in campo di concorsi per titoli ( profili professionali di Ausiliario e di Operatore Giudiziario a riqualificazione avvenuta ) che permetterebbero il riallinearsi sullo stesso binario sia dei Tirocinanti dell'Ufficio per il Processo sia quelli che ne sono stati ingiustamente esclusi. Secondo Nasone l'ultima iniziativa, definita nei giorni scorsi dal Governo uscente, su proposta del Ministero della Giustizia di concerto con il Ministero della Funzione Pubblica e che prevede l'assunzione di 300 unità di persone ( operatori giudiziari ) tramite i Centri per l'Impiego, purtroppo, pur nella sua apparente parziale positività, in realtà creerà ulteriori discriminazioni nei confronti di tutti gli ex art.37 e anche nello stesso ambito dei Tirocinanti dell'Ufficio del Processo poichè, difatti, lascerà la stragrande maggioranza di loro ( 815 unità ancora nella precarietà.

Sul fronte dei Tirocini Regionali , dice ancora Antonino Nasone, bisogna puntare con decisione e con convinzione sul fondamentale ruolo che riveste la P.A. nella nostra Regione, mettendo in campo un vero e proprio Protocollo d'Intesa tra la Regione Calabria e il Ministero della Funzione Pubblica sulla scia di quanto già proposto dalla Regione Campania nei mesi scorsi .

Nella sostanza, in data 3 ottobre 2017 , la Regione Campania e il Ministero della Funzione Pubblica hanno sottoscritto un Protocollo d'Intesa finalizzato a garantire il turn over dei circa 60,000 dipendenti degli Enti Pubblici presenti sul territorio regionale che nei prossimi anni andranno in pensione.

La proposta Cse Filai ricalca l'esempio della Regione Campania attraverso una rimodulazione mirata , inserendo una variante specifica, con la previsione di una speciale riserva di posti al fine di garantire una futura stabilizzazione nella P.A. calabrese agli attuali Tirocinanti Regionali che operano nelle diverse Amministrazioni Pubbliche ( Giustizia e Uffici Assimilati, Beni Culturali, Scuola, Enti Locali, etc..).

L'idea guida è quella di bandire tutta una serie di corsi-concorsi su base regionale, relativi ai diversi profili professionali, in virtù dei posti disponibili e/o che, comunque, si renderanno vacanti, predisponendo , all'uopo, un Piano Organico Triennale che, in ogni caso, dovrà essere monitorato ed attuato insieme al Ministero della Funzione Pubblica, garantendo la riserva minima del 30% e fino al 50% dei posti per l'assunzione e la stabilizzazione di tutti gli attuali Tirocinanti Regionali, significando che la restante parte dei posti disponibili potrà essere messa a disposizione della numerosa platea di giovani disoccupati che, giustamente, aspirano ad entrare nella P.A. e ad avere un posto di lavoro sicuro e stabile. Al termine delle procedure concorsuali, snelle e semplificate, per ogni profilo professionale dovrà essere stilata un'unica graduatoria regionale da cui poi i vari Enti, presenti sul territorio, potranno assumere personale specifico. Per l'assunzione di personale collegato con i profili professionali di prima area o iniziali di seconda area o di prima e seconda fascia, secondo la tipologia dei Contratti Pubblici ( esempio Ausiliari ed Operatori della Giustizia o del Contratto Funzioni Centrali, etc. ), possono essere utilizzate anche le Strutture dei Centri per l'Impiego, con controlli mirati e con una impostazione programmatica di assunzioni generalizzate e non parziali ( come, purtroppo, avvenuto per i 300 operatori del Ministero della Giustizia ). Insomma, i Centri per l'Impiego vanno intesi quali strutture utili a non creare discriminazioni nelle assunzioni e tra le persone interessate al raggiungimento dello stesso obiettivo ossia il lavoro. Si tratta di dare valore ai Tirocini Regionali che rappresentano una risorsa notevole in termini di supporto lavorativo per diverse Amministrazioni Pubbliche, e che quindi meritano di essere considerati Progetti determinanti rispetto ad una vera e propria strategia di occupazione stabile e duratura.

A tal proposito, la CSE-FILAI, ritiene che vada modificato lo Status giuridico ed economico dei tirocinanti attuali e nell'attesa della loro definitiva stabilizzazione sostanzialmente si propone il loro status giuridico in LPU ( Lavoratori di Pubblica Utilità ) che di conseguenza cambierebbe anche quello economico garantendo agli stessi un regolare contratto, magari triennale, tipo il classico contratto di Formazione e Lavoro, nell'attesa appunto dell'attuazione del Piano Triennale di stabilizzazione. E' una impostazione simile alla precedente fase normativa degli ex LSU. In questa direzione si sono già mosse la Regione Lazio e la Regione Abruzzo, con la prospettiva concreta della futura stabilizzazione di quei Tirocinanti Regionali.

E di tutta evidenza che per il raggiungimento di questi straordinari obiettivi è necessaria la massima convergenza tra tutte le forze politiche operanti in seno al Consiglio Regionale Calabrese, in totale sinergia con la rappresentanza parlamentare nazionale calabrese.

A tal proposito gli interventi che sono seguiti dopo la relazione introduttiva del Segretario Nasone sono stati oggetto di grande interesse da parte dei presenti.

Nel prendere la parola il sindaco Falcomatà ha evidenziato come il blocco del turn-over abbia creato un'ingente scopertura nelle piante organiche del Comune di Reggio Calabria e della Città Metropolitana che ad oggi conta circa 1000 unità. Una carenza che può essere intesa come opportunità lavorativa per le tante persone in cerca di un lavoro stabile, tra queste anche i tirocinanti attualmente assegnati in percorsi formativi in diverse strutture cittadine.

L'On.Parentela, molto conosciuto ed apprezzato soprattutto dai tirocinanti giustizia per le sue interrogazioni parlamentari e per la sua presenza al loro fianco in diverse manifestazioni di piazza, ha manifestato ai presenti il suo impegno ( qualora dovesse formarsi il governo della XVIII legislatura con il M5S come una delle forze poliche di governo ) ad intercedere con i 18 parlamentari calabresi eletti, in particolare con quei portavoce che saranno assegnati alle commissioni permanenti di Giustizia e Lavoro affinchè venga portata allo studio delle due commissioni la proposta del Segretario Nasone in tema di sbocco occupazionale stabile per i tanti tirocinanti interessati. Anche l'audizione di una delegazione degli stessi tirocinanti in tali commissioni costituisce un impegno preso dall'On.Parentela al convegno.

L'On.Furgiuele è intervenuto dicendo che già il titolo del Convegno dimostrava l'importanza e la serietà dell'iniziativa, ma dopo aver visto la massiccia partecipazione ed ascoltato la relazione del Segretario Generale Nasone, " relazione, peraltro, condivisa integralmente, con apprezzamenti anche nella parte in cui si parla della messa in campo di un Progetto Organico di sviluppo dei settori privati, l'organizzazione di questo Evento si può definire strategicamente fondamentale per le sorti di tutti gli attuali Tirocinanti calabresi, di cui tanti di loro già conosciuti in occasione di iniziative politiche mirate, nonché per le sorti della stessa Calabria.

Anche l'On. Furgiuele ha assunto l'impegno , come Parlamentare e come Forza Politica, di interventi specifici, ai vari livelli, per il raggiungimento degli obiettivi proposti e descritti nella relazione di Nasone.

Pure l'On.Sebastiano Romeo ha espresso interesse altissimo per le proposte CSE-FILAI indicate puntualmente e scrupolosamente dal Segretario Generale Nasone nella sua relazione. L'On. Romeo non solo ha apprezzato tantissimo l'iniziativa del Convegno, rispetto anche agli obiettivi che si sposano benissimo con l'applicazione dell'art.1della nostra Costituzione ma ha anche sottolineato e rimarcato che la grande adesione al Convegno e la pluralità degli interventi politici, istituzionali e tecnici, dimostrano che abbiamo difronte un grande Sindacato che con i fatti stà legittimando la sua rappresentatività. Nel condividere globalmente la relazione di Nasone, anche nei suoi punti programmatici generali, l'On. Romeo, parlando anche a nome del Presidente Oliverio, assente per impegni istituzionali improrogabili, ha proposto la messa in campo da subito, nell'arco di qualche settimana, di un incontro mirato e specifico ( tavolo tecnico-politico) presso la Regione a Catanzaro, per la realizzazione del Protocollo d'Intesa proposto dal Segretario Nasone e per l'individuazione concreta del percorso da costruire per l'esecuzione dello stesso, concludendo che questo lavoro e questi impegni vanno verificati tra circa 60 giorni con l'organizzazione di uno specifico Convegno e alla presenza di tutti gli attuali relatori.

La portavoce dei Tirocinanti Carere Patrizia, assegnata al tribunale di Cosenza, ha voluto invece ricordare l'impegno preso dal consiglio regionale con l'approvazione all'unanimità della mozione n.14 del 2015. Nessuna risposta invece è stata possibile alla sua domanda atta a conoscere le reali motivazioni che di fatto hanno impedito l'avvio del tirocinio nelle cancellerie del tribunale di Vibo Valentia in quanto il destinatario della domanda, Dott.Fortunato Varone, era assente per motivi istituzionali.

Il Dott.Crucitti di Azienda Calabria Lavoro, intervenuto in sua sostituzione, ha relazionato alcuni aspetti di carattere tecnico relativi ai diversi tirocini aggiornando i presenti circa i pagamenti delle indennità di tirocinio.

A seguire ci sono stati gli interventi dei tirocinanti che hanno dato vita con le loro domande ad un costruttivo confronto con le parti.

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Le conclusioni del dibattito, così come l'apertura, sono state affidate al Segretario Nasone il quale ha messo in risalto la grande riuscita dell'iniziativa, ringraziando tutte le persone che hanno presenziato, venendo anche da zone lontane della Calabria, nonché tutti i relatori, anche quelli assenti ( Oliverio e Varone ) per ragioni istituzionali. Nasone, inoltre, ha evidenziato che in relazione agli impegni assunti dai presenti relatori adesso bisogna passare ai fatti concreti e raccogliere i frutti dopo la magnifica semina. Il Segretario Nasone, concludendo ha rimarcato che per il bene dei Tirocinanti Calabresi e per il bene comune di tutta la Calabria, bisogna marciare uniti, perché UNITI si vince. " E questa era ed è una forte prerogativa della CSE-FILAI. Mettere insieme tutte le forze e tutte le energie per costruire un futuro luminoso e prosperoso per la nostra meravigliosa ma sfortunata e martoriata terra di Calabria ". " E la certezza del futuro passa attraverso la creazione e la tutela di posti di lavoro sicuri e stabili.". " Il Lavoro rappresenta la causa = superiore = per ogni essere umano, che garantisce dignità, libertà e benessere a tutti ". " Tutte le mafie e/o qualsiasi forma di criminalità organizzata e a delinquere si sconfiggono con il Lavoro serio e sicuro e con il vero funzionamento della giustizia ".

" L'applicazione dell'art.1 della Costituzione Italiana rappresenta il nostro costante ed infaticabile impegno quotidiano".

La Cse Filai dopo questa proficua semina si impegnerà a sollecitare gli impegni presi dai diversi relatori politici intervenuti al convegno di Reggio Calabria. Il progetto di stabilizzazione dei tirocinanti prospettato dal Segretario generale Antonino Nasone può rappresentare una svolta epocale per la Regione Calabria, perché indica un percorso nuovo che può aprire nella Pubblica Amministrazione la possibilità del lavoro sicuro per migliaia e migliaia di cittadini calabresi.