Castrovillari, Saladino (Pd): "Continueremo a chiedere democrazia"

"E' giusto non stancarsi di chiedere che la Democrazia venga applicata a Castrovillari, in un momento così delicato.
Vogliamo che lo sappiano gli iscritti, che lo sappiano i cittadini elettori, davanti ad una unanimità espressa, soprattutto grazie a chi su questo si è giocato anche la temporanea mancata comprensione dei propri iscritti e della città, viste le ultime regionali. Davanti a tanta lealtà, invece di consentire partecipazione, si continuano a procrastinare tempi e ad evitare confronto sui programmi e sui percorsi politici.

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Sia per chi ha vissuto politico sia per i neofiti, è difficile giustificare la mancata azione di confronto con la parte critica, nel metodo, interna al PD locale, con le Associazioni progressiste, con i partner di Governo, comunque reale momento di crescita e risorsa per il nostro Partito secondo la linea dettata dal Segretario Nazionale.
L'unica spiegazione, non condivisa nel metodo neanche da Piazza Dem, è la forzatura nel farci assistere ad un progetto tra persone, in assenza dei simboli e dei valori culturali che i simboli portano.
Progetto, dobbiamo pensare, costruito tramite fidi facilitatori, va di moda, ormai parte integrante del percorso, basta alzarsi presto, ma non tanto, la mattina ed anche il più sprovveduto si accorge di cosa c'è in campo.
Diciamo che questo metodo, chiaramente, sostituisce, forse per scelta strategica, quello Democratico del confronto, della costruzione partecipata e dei valori politici aggiunti, evidentemente sarà più efficace in una Città del bisogno ormai diffuso.
Noi che veniamo dalla cultura delle nottate socialiste, e, perché no, di tutti i partiti di centro sinistra, fatte di duro confronto sulle cose da fare per la città non ci fermiamo neanche davanti alla evidenza, siamo come i giapponesi che combattono nella foresta mentre fuori la guerra è già finita, continuiamo a batterci e ad operare relazionandoci con tante risorse che vorrebbero partecipare e contribuire a questa chiara chiamata alle armi della Politica, continuiamo a confrontarci con ogni mezzo per far si che possa essere messa in campo una coalizione almeno formata dalle due principali forze nazionali PD e 5 Stelle oltre al mondo Associativo e Civico e Movimentista.
Pretendiamo, in questo clima di politica surreale, che qualcuno si degni presto di mettere a confronto una bozza di programma su cui ognuna delle anime interne possa offrire spunti, contributi, modifiche ed integrazioni, per il bene di Castrovillari.
Non ci siamo accorti che gli organi del partito, in particolare l'assemblea, abbiano assunto democraticamente la decisione di escludere il rapporto con i 5 stelle e con il mondo associativo e civico, anzi diciamo al movimento 5 stelle che forse occorre osare di più e stanare, se ce da stanare, progetti diversi dalla linea nazionale per conoscere cosa si muove nella costruzione politica attorno alle soglie di sbarramento future, occorre farlo presto e con determinazione per fugare dubbi.
Noi dall'interno del PD, con una scelta determinata lealmente e coerentemente, alla unanimità, continueremo a pretendere Democrazia, continueremo a chiedere di costruire Ponti Politici e non alzare muri strategici, perché altrimenti non diamo ai cittadini elettori la opportunità di scegliere per differenza che contraddistinguono, la politica di sinistra da quella di destra.
Mancano pochi giorni ormai, noi non dobbiamo decidere con chi stare o dove ottenere di più, noi continueremo a pretendere, fino all'ultimo istante utile, democrazia, perché in questo campo ed in questa occasione non crediamo nei miracoli perché quelli, in politica, assomigliano sempre di più a disegni deleteri per i partiti e la democrazia". Lo afferma in una nota Pasquale Saladino, Membro Assemblea Nazionale PD.