Coronavirus, a Morano Calabro De Bartolo e i suoi rinunciano all'indennità di carica da aprile a dicembre 2020

Il sindaco Nicolò De Bartolo, il suo vicario Pasquale Maradei, gli assessori Mariagrazia Verbicaro, Sonia Cozza e Francesco Soave rinunciano alle rispettive indennità di funzione da aprile a dicembre. La decisione è stata assunta a unanimità nella riunione di Giunta tenutasi venerdì sera in via telematica. A determinarla, la volontà - pienamente condivisa da tutti i componenti l'esecutivo e supportata dai membri della maggioranza consiliare - di affiancare una tangibile iniziativa di carattere economico alle tante, di natura empirica, già esperite per contenere il rischio di contagio per i cittadini e gestire questa fase di grave emergenza sanitaria causata dal diffondersi dell'epidemia da Covid-19.

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L'equivalente importo derivante dai nove mesi di rinuncia è destinato a finanziare due distinti interventi: l'acquisto immediato di un ventilatore polmonare dotato del materiale di consumo e degli accessori previsti per il corretto funzionamento della macchina; e l'acquisto di un adeguato numero di mascherine da distribuire a tutta la popolazione domiciliata o residente in loco.

Il complesso e costoso apparato medico sarà donato al reparto di pneumologia dell'ospedale di Castrovillari, evidentemente sotto pressione specialmente in questi giorni. Mentre, relativamente agli ausili di protezione, leggasi mascherine, si procederà alla consegna a domicilio, nel rispetto di tutte le cautele sancite dalla legge, in collaborazione con le associazioni attive a Morano.

«E' un piccolo segnale di partecipazione – affermano De Bartolo e i suoi più stretti collaboratori - che l'Amministrazione comunale, sin dal primo momento in trincea contro il Coronavirus, consegna alla cittadinanza e al territorio. Lo facciamo nella perfetta consapevolezza che la nostra è solo una goccia nel mare, e che, purtroppo, non risolverà gli innumerevoli problemi della sanità del Pollino né, altresì, i bisogni dei soggetti maggiormente vulnerabili e deboli della nostra comunità. Ma abbiamo voluto ugualmente fare la nostra parte, provando ad attenuare da un lato le difficoltà in cui versa il nosocomio castrovillarese, dall'altro ad alleviare il disagio dei nostri concittadini alle prese con la carenza di mascherine e il conseguente timore di ammalarsi. Siamo stati in dubbio e assai combattuti se rendere pubblica o meno la nostra scelta; lo facciamo nella sincera speranza che anche altri possano accodarsi: perché se ognuno rinuncia a qualcosa, se la solidarietà diventa un atto di amore verso la comunità, forse i nembi che si addensano minacciosi sulle nostre vite, con l'aiuto di Dio, si diraderanno velocemente. Alle associazioni di volontariato, alle forze dell'ordine, al Coc, alle parrocchie e alle organizzazioni caritatevoli, ai commercianti moranesi il nostro plauso e la riconoscenza di tutta la collettività. Infine il nostro grazie alla cittadinanza, che sta osservando scrupolosamente le ordinanze e le norme in vigore, dimostrando maturità e grande senso di responsabilità. Quelli che verranno saranno giorni delicati e decisivi: il virus si combatte innanzitutto nelle nostre abitazioni e poi negli ospedali. E' dunque quanto mai importante, fondamentale, non uscire assolutamente di casa. Ma è certo che "presto torneremo a vedere le stelle". Coraggio Morano».