Cosenza, sì a petizione gruppo femminista: all'ospedale sarà possibile effettuare un'interruzione di gravidanza volontaria senza ricorrere ad intervento chirurgico

Aborto farmacologico a Cosenza. La petizione lanciata ad Aprile 2019 dal gruppo femminista intersezionale cosentino Fem.in ha prodotto i risultati sperati. Dai prossimi giorni sarà possibile effettuare un'interruzione di gravidanza volontaria senza ricorrere ad intervento chirurgico anche nell'Ospedale dell'Annunziata hub di un circondario di circa 750mila abitanti.

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"Non abbiamo mai smesso di ripetere - affermano le attiviste in un post - che scegliere è un nostro diritto, che le condizioni drammatiche della sanità calabrese non possono e non devono diventare la scusa per non pretendere gli stessi servizi che vengono offerti nel resto d'Italia". "La petizione di Aprile - spiega il gruppo Fem.in. - è servita a smuovere l'immobilismo delle istituzioni, che negli ultimi anni hanno reso il servizio di I.V.G. della nostra città, un salto ad ostacoli. Liste d'attesa lunghissime e un solo medico non obiettore di coscienza in tutta l'azienda, che operava nella sede di Rogliano, dove in caso di emergenza non era disponibile neanche un cardiologo. La fumata bianca è arrivata ieri, dopo un tavolo con la direttrice sanitaria Bettelini dell'Azienda Ospedaliera, che ci ha comunicato che il farmaco Ru486 è stato finalmente adottato. Ciò dimostra che pretendere una sanità migliore è possibile".