Sanità, la Conferenza dei sindaci di Cosenza chiede incontro al ministro Speranza

La Conferenza dei Sindaci della Provincia di Cosenza sulla sanità, che abbiamo condiviso da oggi dovrà tenersi mensilmente, all'unanimità chiede un incontro al Ministro della salute Speranza. In questa regione, sulla sanità, i Sindaci, hanno sempre subito decisioni calate dall'alto, rimanendo tuttavia essi soltanto i principali destinatari del gravissimo disagio quotidiano patito dalle popolazioni. Siamo noi, infatti, Primi Cittadini che combattiamo ogni giorno per evitare la chiusura di reparti e quindi la soppressione di servizi fondamentali. La Conferenza dei Sindaci deve finalmente veder tornare il protagonismo delle comunità e dei territori sulla difesa del diritto alla salute, sulla quale altre istituzioni hanno fallito. È sicuramente fallito il modello commissariale. Parte da oggi un nuovo protagonismo dei Sindaci per chiedere con urgenza al Ministro il superamento del commissariamento, lo sblocco delle assunzioni e un nuovo modello di sanità per la Calabria. Auspichiamo che altri territori convochino le altre conferenze dei sindaci.

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Sono, questi, i passaggi principali dell'intervento conclusivo del Sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi che ha convocato e presieduto la prima Conferenza dei Sindaci dell'Ambito territoriale dell'azienda sanitaria di Cosenza sul tema sanità che per la prima volta si è tenuta non soltanto raggiungendo il numero legale, ma facendo registrare una importante partecipazione con 56 comuni presenti per 370.067 abitanti rappresentanti su 711.739 totali pari ad oltre il 50% degli abitanti della Provincia di Cosenza.

La Conferenza è stata ospitata oggi (mercoledì 13) nella sala del consiglio provinciale di piazza XV Marzo, nella Città di Telesio, alla presenza del Presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucciche nel suo intervento ha sottolineato, tra le altre cose, il malfunzionamento dei Pronto Soccorso legato alle carenze della rete dei servizi sul territorio.

Insieme – ha detto il Sindaco di Cariati Filomena Greco – possiamo entrare nella programmazione e cambiare la sanità calabrese. Dobbiamo lavorare in rete. Occorre darci un cronoprogramma e una tempistica per porre in essere le azioni necessarie. Cerchiamo di far realizzare le cose già approvate ed autorizzate come le case della salute prima di perdere i finanziamenti già stanziati. - Di sanità calabrese in metastasi ha parlato il Sindaco di Caloveto Umberto Mazza, sottolineando la necessità di mobilitarsi rispetto al passato.

 

Virginia Marotti, Sindaco di San Marco Argentano ha definito l'incontro di oggi un evento storico perché ha radunato tanti Sindaci che per la prima volta discutono di sanità e lavorano per risolvere i tanti problemi. Sulla stessa linea i Primi Cittadini di San Giovanni in Fiore e Castrovillari, Giuseppe Belcastro e Mimmo Lo Polito, esprimendo soddisfazione per la prima Assemblea sulla sanità dopo anni di silenzio. Tra gli altri intervenuti anche il sindaco di Marzi, Rodolfo Aiello, quello di Piane Crati, Michele Ambroggio, di Crosia Anrtonio Russo, di Paola Roberto Perrotta e del Presidente dell'Anci Calabria Gianluca Callipo .

La situazione sanitaria in Calabria – ha sottolineato Franco Mundo, Sindaco di Trebisacce - è drammatica. Il sistema è al collasso. Non si riescono a garantire né l'assistenza ospedaliera né le emergenze-urgenze, ma addirittura mancano i medici di base nei piccoli comuni dell'entroterra. Vi è la necessità di superare al più presto l'emergenza con l'assunzione veloce del personale sanitario, sopratutto sviluppare una idea di sistema sanitario calabrese. Non si può vivere alla giornata. - I nostri ospedali non hanno medici – ha convenuto il sindaco di Acri Pino Capalbo - le assunzioni devono essere sbloccate.