Metro Cosenza-Rende, il M5S: “L’Europa certifica i ritardi e chiede di cambiare il progetto”

metrocosenza 500«La Regione Calabria può ancora dirottare le risorse destinate al progetto della metro Cosenza-Rende- Unical verso altre azioni ma preferisce rischiare di perdere il finanziamento». Così i portavoce del Movimento 5 stelle Laura Ferrara, Anna Laura Orrico, Alessandro Melicchio e Massimo Misiti. Una dichiarazione che si riferisce alla risposta della Commissione europea ad una interrogazione della Ferrara in cui chiedeva a quanto ammontano i pagamenti effettuati a valere sulla programmazione 2014/2020 e se vi siano potenziali rischi di futura perdita del finanziamento.

Ancora riferendosi al progetto della metropolitana leggera chiedeva alla Commissione se fosse possibile la riprogrammazione delle risorse verso altre azioni conformemente a quanto dispone l'art.30 Reg.(UE) n.1303/2013 sulla modifica dei programmi.

«La Commissione europea - fanno sapere i pentastellati riferendosi alla risposta ricevuta - ha confermato quanto affermiamo da diverso tempo, la riprogrammazione delle risorse verso altre azioni e progetti, conformemente a quanto dispone il Regolamento dell'Unione europea circa la modifica dei programmi, è possibile».

«Nella programmazione 2014-2020 il progetto della metropolitana leggera non ha ancora generato alcuna spesa certificata alla CE. Bisogna ricordare che si sta parlando di un Grande Progetto che prevede una dotazione finanziaria di ben 156,8 milioni. La mancata approvazione del progetto esecutivo, la questione del tracciato e i tempi di realizzazione, costituiscono un futuro rischio finanziario per il programma».

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«L'eventualità del fallimento del progetto è prevista dalla stessa Commissione che scrive testualmente "come giustamente sottolineato dall'onorevole deputato, il progetto definitivo non è ancora stato approvato. Inoltre, considerando il tempo necessario per la realizzazione di progetti infrastrutturali, è estremamente difficile che la costruzione dell'intera linea metropolitana possa concludersi entro la chiusura del periodo di programmazione 2014-2020.

La richiesta di valutare la situazione e preparare piani alternativi è arrivata direttamente dalla Commissione ma Regione e Comuni di Cosenza e Rende non hanno tenuto conto di tali solleciti continuando ad accumulare ritardi e concretizzare sempre di più il rischio di perdita del finanziamento».
«Una richiesta, quella della riprogrammazione delle risorse, che in primis arrivava dal territorio, dai Comitati, dai cittadini e dal Movimento 5 stelle da sempre contrari alla costruzione di questa grande opera. Ora il rischio è di trovarsi da qui a breve con un'opera incompiuta, non necessaria e che deturpa il territorio. Chiediamo ancora una volta a Regione Calabria e Comuni - concludono - di presentare apposita richiesta alla Commissione volta a modificare il programma e spendere questa ingente somma di denaro per progetti sostenibili sia dal punto di vista ambientale che da quello economico».