Centro storico Cosenza, i sindacati: “No a gare ‘spezzatino’, garantire trasparenza”

"Apprendiamo dalla stampa che si stanno svolgendo una serie di riunioni, ultima ieri presso la Prefettura, sull'utilizzo delle risorse CIPE stanziate per il centro storico di Cosenza. Il tavolo tecnico ha come obiettivo il perfezionamento dei protocolli per l'utilizzo dei 90 milioni di euro assegnati dal CIPE e destinati alla riqualificazione del centro storico di Cosenza. Riteniamo fondamentale che le risorse vengano spese, oltre che in progetti utili, in progetti condivisi che non devono fermarsi alla riqualificazione degli immobili ma devono progettare, in una visione complessiva di inclusione sociale e culturale, il ripopolamento del centro storico. Se è vero, poi, che resta in piedi l'idea di creazione di un centro residenziale per gli studenti, fondamentale appare il confronto con l'Unical che nel corso degli anni si è mostrata restia a snaturare il concetto di Campus universitario prettamente limitrofo alle aule universitarie. Le notizie riportate ci informano che alle riunioni hanno partecipato istituzioni, associazioni culturali e associazioni di categoria, con lo scopo di condividere i progetti per la realizzazione delle opere".

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"Tuttavia, riteniamo che un auspicato coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali avrebbe potuto apportare un interessante contributo alla discussione, consentendo di ampliare l'analisi affrontando le tematiche afferenti la qualità dei lavori e del lavoro nonché l'utilizzo della manodopera e delle maestranze che, necessariamente, verranno coinvolte nei progetti. La partecipazione delle organizzazioni sindacali ai prossimi incontri, pertanto, crediamo, sia utile al fine di garantire che tutte le procedure di gara e i lavori vengano svolti in modo regolare, partendo dall'utilizzo della manodopera e dall'applicazione dei CCNL di categoria previsti; nell'auspicio di non dover assistere all'ennesime gare "spezzatino" col rischio di comportamenti non sempre lineari e trasparenti. Chiederemo al ministero dei beni culturali e alle altre istituzioni di poter partecipare ai prossimi tavoli, perché riteniamo che più le scelte ed i progetti sono condivisi più essi avranno la possibilità di essere realizzati, nella consapevolezza che, al contrario, quando le scelte ed i progetti non sono stati pienamente condivisi con i cittadini e le parti sociali, essi hanno dato la stura ad attriti e contrapposizione dei quali, francamente, in questo momento non ne sentiamo la necessità". Lo scrivono in una nota Umberto Calabrone (Cgil Cosenza), Giuseppe Lavia (Cisl Cosenza) e Roberto Castagna (Uil Cosenza).