Coronavirus, Gratteri: "Rischio reale che la 'ndrangheta si approfitti delle difficoltà economiche"

gratteri200819"Gli 'ndranghetisti si presenteranno, come sempre, come benefattori, come gente che aiuta chi ha bisogno, i poveri, questo lo fanno già, da sempre, dando ai disperati 30 euro al giorno per un lavoro in nero, e questi si sentiranno, sul piano psicologico, ancora più prostrati e ancora più riconoscenti verso chi gli darà questi 30 euro". Lo dice all'AdnKronos il capo della Dda di Catanzaro Nicola Gratteri. "La dipendenza psicologica dei poveri verso di loro - aggiunge Gratteri - aumenterà ancora di più, quindi poi sarà ancora più facile, alle prossime elezioni, rappresentare il modello più convincente quando ci sarà da andare a rastrellare i pacchetti di voti". Per il procuratore capo di Catanzaro, dunque, il rischio è un aumento "del consenso per gli 'ndranghetisti proprio sul piano della risposta sostanziale che loro riescono a dare". L'unico modo per impedire che ciò accada, afferma Gratteri, è "dare soldi veri alla gente", ragion per cui, "è di certo ovvio" che la mossa annunciata ieri sera dal premier Conte è "un passo nella giusta direzione".

--banner--

"Il rischio più concreto e reale è l'usura. Gli imprenditori avranno difficoltà. Poi dipenderà anche dalla durata di questo blocco. Ma gli imprenditori hanno bisogno di liquidità, di soldi veri in mano, non più e non tanto di non pagare le tasse". Afferma il capo della Dda di Catanzaro. "Noi da sempre sappiamo che il problema dell'élite della 'ndrangheta è quello di giustificare la ricchezza, non di arricchirsi, e quindi presteranno soldi a usura anche a interessi bassi per invogliare, incentivare i commercianti a rivolgersi agli usurai 'ndranghetisti, che sono quelli che sostanzialmente hanno bisogno di meno garanzie per il pagamento. Chi si rivolge a questo tipo di usurai sa perfettamente con chi sta trattando. Il pericolo, quindi, è che ancora di più altre attività imprenditoriali, alberghi, ristoranti, pizzerie, passini di mano a prestanome della 'ndrangheta. Questo è il rischio più concreto e più vicino".