Catanzaro, Bosco: “5G? No, grazie”

"5 G? No, grazie! Pare che il Comune di Catanzaro stia valutando la possibilità di munirsi della rete wireless 5G. Si tratta di una rete di nuova generazione che inciderà sulla velocità delle connessioni internet. Il problema sostanziale del 5G è che, ad oggi, non si conoscono quali siano le conseguenze per la salute e, nello specifico, quale sia l'incidenza sul rischio tumori. È notorio che la base della tecnologia 5G poggi sulla propagazione moltiplicata di onde elettromagnetiche. La campagna 5G è tuttora in fase sperimentale e francamente non capisco il motivo per cui la città di Catanzaro debba essere tra le città "cavia" di un qualcosa di cui ancora non si comprendono gli effetti. Di poche settimane fa è l'appello sottoscritto da un centinaio di autorevoli scienziati, tra cui anche un ingegnere catanzarese, che spiegava i motivi della contrarietà all'utilizzo in via sperimentale del 5 G. La nuova tecnologia dovrebbe entrare ufficialmente nel mercato italiano nel 2020. Alcuni paesi europei hanno già bloccato la diffusione. Perché il capoluogo della Regione Calabria dovrebbe fiondarsi in questa avventura avvolta nell'oscurità? I componenti dell'attuale amministrazione possono mettere la mano sul fuoco garantendo la sicurezza dei cittadini? Dovrebbero sapere bene che in casi come questi prevale il principio di precauzione. E' tutto in itinere, è vero, ma è giusto che l'amministrazione sin da ora sappia quale sarà la nostra posizione almeno fino a quando non ci sarà un quadro più definito e più certo. Per il profitto di pochi non possiamo rischiare di utilizzare i cittadini come "cavie". Lo afferma Gianmichele Bosco .

--banner--