Lega Pro, Ghirelli sull'annullamento proposto da Lo Monaco: "Ma di che parliamo?"

ghirelliIl pulpito può essere più importante della predica. Stavolta l'ennesima intervista concessa da Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, fa rumore non tanto per le risposte quanto per le domande. Interpellato dall'emittente etnea Radio Fantastica, nel corso del programma "Catanista", a 48 ore dall'assemblea delle società non ha mai pronunciato la parola "annullamento". Nonostante gli sia stato chiesto ripetutamente un parere circa le dichiarazioni in tal senso di Pietro Lo Monaco, attuale consigliere federale ed ex dirigente del Catania.

--banner--

Nel rispondere alla domanda sull'annullamento, Ghirelli prende la rincorsa: "Ho convocato l'assemblea del 3 aprile, per discutere in modo prioritario delle questioni relative a rimettere in linea di galleggiamento la barca. Affronteremo l'argomento condizionati dal clima di oggi, condizionato dalla presenza di un virus subdolo. C'è preoccupazione per il lavoro, per l'azienda e per la vita di tutti noi. Io vivo a Roma, ma c'è un pezzo del Paese che è in una condizione terribile. Ci sono società del nord che, mentre parliamo, ricevono la notizia del decesso di un medico o del contagio del vicepresidente. Dobbiamo avere rispetto".

Altro distinguo operato dal massimo dirigente della Lega Pro, che svela la data di una seconda assemblea: "Tra il 15 ed il 20 aprile discuteremo del piano di crisi e del piano strategico di rilancio. Mettendo anche le questioni sollevate sulla riforma dei campionati. Se in quel momento il clima fosse ancora di dolore, trasferirò l'argomento a maggio – avvisa Ghirelli a Radio Fantastica - Quando affrontiamo un argomento, non c'è solo un problema giuridico con possibilità di ricorrere ai tribunali. Dobbiamo essere bravi ad evitare di entrare in un conflitto. Fin qua abbiamo dato prova di unità. Giustissimo che si discuta. Ma al momento ci sono temi, anzi interessi completamente diversi. La governance deve tenere la barra dritta sulla mission della Lega Pro".

Ghirelli sembra voler trattenere una risposta infelice, al ribadire della domanda circa l'annullamento: "Se c'è in discussione la salute e la vita degli italiani.... I verdetti del campo vanno portati fino in fondo e lavorare affinché ci sia regolarità. Vorrei che si finisse regolarmente, per evitare tutti i contenziosi. Li conosco i dati dei sondaggi: non c'è un clima favorevole verso il calcio, dalla gente. Dobbiamo stare attenti. Non voglio darla vinta al virus. Il mio amico Lo Monaco è consigliere federale, potrà discutere in quella sede. Anche per l'enorme prestigio che ha. Adesso dobbiamo mettere la barca in linea di galleggiamento, altrimenti di che parliamo? Dobbiamo far capire al Governo che il calcio rischia di sparire".

Infine, Ghirelli risponde a distanza a Lo Monaco continuando a non pronunciare la parolina magica: "Il problema riguarda l'aspetto dello stare insieme. Una proposta non deve essere un harakiri o un boomerang. Esempio: il pagamento degli emolumenti ai calciatori. Se la decisione di sospendere il campionato venisse presa dalle società, non ci sarebbero basi giuridiche per giustificare l'interruzione dei pagamenti. Dobbiamo mettere insieme le esigenze delle società, senza boomerang, per ottenere un risultato. Per questioni di salute, si potrà invocare la sospensione di campionato e stipendi per cause di forza maggiore. Anche per la questione degli allenamenti, ci adeguiamo alle scelte del Governo per evitare contenziosi. Sappiamo benissimo che non si aprirà il 3, ma aspetto la decisione del Governo. Altrimenti qualcuno mi potrebbe impugnare la decisione".