U.Reggina, Drago: "Arriveremo al gol attraverso il gioco. Partono tutti allo stesso livello"

dragomassimoGiornata di presentazione per la Urbs Reggina. Nella sala conferenze dello stadio "Oreste Granillo, il direttore generale Vincenzo Iiriti ha introdotto il nuovo allenatore Massimo Drago. Per lui ocntratto fino al 2020 e staff tecnico composto dal vice Galluzzo, dal preparatore atletico Nocera, dall'allenatore dei portieri Pergolizzi, e dall'addetto al recupero infortuni Praticò.

Queste e parole di Iiriti: "Abbiamo fatto una serie di valutazione assieme al ds Massimo Taibi, prendendo la decisione di affidarci al mister Drago. Ha le idee chiare, ci serviva una persona così. Ha già calcato categorie superiori. Ci affideremo a lui per arrivare ai playoff e vincerli. Inutile nasconderci dietro un dito, vogliamo arrivare già quest'anno in Serie B".

Drago parla subito di obiettivi ed idee chiare: "Per me la Reggina è un punto di arrivo. La piazza è ambita da molti allenatori. Si è ricreata voglia di voler raggiungere determinati obiettivi. L'obiettivo è arrivare il prima possibile alla categoria che spetta a questa piazza. Domenica c'è stato un spettacolo degno di altre categorie. Per il mio modo di pensare il calcio, se i giocatori entrano in campo senza sapere quel che devono fare, difficilmente si arriva al risultato. Cercheremo sempre di arrivare al gol attraverso il gioco".

Un commento sulla situazione ereditata: "Faccio i complimenti al direttore Taibi e a chi mi ha preceduto. In una situazione difficile, sono riusciti a raggiungere dei buoni risultati. Forse ci si compatta di più quando si ha una situazione societaria difficile, forse questo è stato il vantaggio della Reggina. L'ho vissuto a Crotone, dove siamo riusciti a raggiungere la Serie B nonostante i problemi societari. L'aspetto mentale è fondamentale nel calcio".

In organico potrebbero esserci elementi adatti al suo 4-3-3: "Mi piace giocare con gli attaccanti esterni a piede invertito, bravi nell'uno contro uno. Abbiamo due attaccanti che possono lavorare bene nelle due fasi. Quando allenavo le giovanili del Crotone, incrociavo Bellomo in quelle del Bari: ha fatto una carriera al di sotto delle proprie potenzialità. C'è da amalgamare bene la squadra. Non tutti, nei ruoli, hanno le caratteristiche dei giocatori che desidero. Quando lavori dall'inizio, hai 50 giorni di tempo per inculcare mentalità e tipo di gioco. Quando subentri, devi lavorare sotto l'aspetto mentale piuttosto che tecnico-tattico".

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Drago risponde così sulle difficoltà riscontrate dalla difesa: "Ho avuto modo di vedere la partita di domenica. Con una linea a quattro, la squadra è stata più ordinata. Con una buona organizzazione difensiva, si possono colmare alcune pecche individuali. Per il mio modo di vedere il calcio, i due terzini sono molto propositivi. Non ci sono giocatori scarsi nella Reggina, ma dobbiamo dare soluzioni su ciò che deve fare il singolo quando ha la palla".

Il nuovo tecnico amaranto si sofferma sulle differenze rispetto alla Serie B: "In Serie C prevale l'aspetto agonistico rispetto all'organizzazione. Le squadre preferiscono giocare con un 3-5-2 conservativo, poco propositivo. Per me il calcio è diverso. L'essenza è il gol, bisogna sempre provare ad arrivarci".

Il contatto con il presidente Gallo: "Ho avuto l'onore di parlarci ieri sera al telefono. Mi ha espresso tutte le sue ambizioni. Non mi tiro indietro di fronte alle responsabilità. In questi anni ho sempre raggiunto gli obiettivi della società, a volte andando anche oltre. Spero di farlo anche a Reggio. L'obiettivo è scalfire le certezze degli avversari e di imporre il nostro gioco".

Drago poi parla dei nuovi stimoli per la squadra: "Quando viene un nuovo allenatore, chi giocava non è più sicuro di essere titolare. E chi non giocava, vuole mettersi in mostra. Oggi partono tutti allo stesso livello".