Reggina: mai compleanno fu più sensazionale

allenamento11gen19di Paolo Ficara - 105 sono gli anni trascorsi da quell'11 gennaio 1914, inizio di una storia inimmaginabile e con diversi momenti di esaltazione. Oggi è grazie alla propria storia che la Reggina ha un'appetibilità tale da far scaturire l'interesse di chi ha parecchie risorse da spendere. L'epopea in Serie A, i giocatori partiti dal settore giovanile e poi arrivati in Nazionale, costituiscono una bella differenza a livello di blasone rispetto al 1986.

Se adesso c'è chi vuole riprendersi la storia della Reggina, unendola ad una squadra da riportare in categorie superiori rispetto alla Serie C, è proprio perché è stato ampiamente dimostrato che a Reggio tutto ciò si può fare. E che la gente garantisce una risposta, in termini di calore e presenza, non riscontrabile in altre piazze. In barba a chi pensava di tenere a vita il comando, giocando sulla paura che non esistesse nessuno in grado di mantenere il giocattolo.

Il presidente Gallo ha voluto dare un segnale forte, portando la squadra al Sant'Agata nel giorno del compleanno per la Reggina. Giovedì è stato raddoppiato il lavoro inizialmente previsto presso il centro sportivo, per rendere il campo n.2 in condizioni soddisfacenti. È stato lasciato il "fatiscente campo utilizzato nei primi mesi della stagione", parafrasando il comunicato dello stesso Gallo.

Ma lo schiaffo più sonoro a chi fino all'ultimo si è vantato di non si sa bene che cosa, lo si legge nel comunicato emesso dopo il closing: "Luca Gallo è pienamente consapevole della sfida e dell'impegno che derivano dall'essere proprietario di un club così importante, che domani festeggerà 105 anni di storia e che rischiava di sparire dal panorama del calcio professionistico". Con uno stile apprezzabile, è stata rimarcata la realtà. Il rischio di perdere il titolo sportivo, causa fallimento o possibile estromissione dal campionato per il caso fidejussione, non era terrorismo giornalistico.

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La storia viene scritta dagli uomini. In questi giorni, forse per carenza di notizie, sono circolate innumerevoli marchette in attesa di conoscere l'organigramma societario. La scelta delle figure dirigenziali e tecniche sarà importante, altresì ci sembra che il nuovo proprietario abbia le idee abbastanza chiare su tutta la situazione. Di conseguenza, sarebbe puerile stare a qui a caldeggiare tizio piuttosto che caio.

L'evidenza dei fatti dice che i 27 punti in classifica danno ragione a Taibi e Cevoli, che hanno costruito e portato avanti assieme una squadra in mezzo a miliardi di difficoltà. È altrettanto evidente come chi ha compromesso il patrimonio della propria famiglia, non sia minimamente in grado di poter gestire il patrimonio altrui. Le barzellette raccontate sul fatto che solo una determinata famiglia poteva portare avanti il calcio a Reggio, che il Sant'Agata non serviva e tante altre ancora, saranno presto un brutto ricordo.

Ed il presidente Gallo stia tranquillo: ancor prima del Sant'Agata, o del bus in stile Juventus che sicuramente ci fa gonfiare il petto al solo pensiero, il più grande regalo ai tifosi della Reggina è la liberazione dal giogo degli ultimi tre anni. Buon compleanno alla nostra Amata.