La Reggina c'è, i tre punti no: il Trapani vince in rimonta, 1-2

regginatrapanidi Paolo Ficara - Se fino a Reggina-Francavilla non vedevamo l'ora che la spicciassero, Reggina-Trapani è un peccato che sia durata solo 90 minuti più recupero. La più bella partita vista al 'Granillo' nel 2018, superiore a livello di intensità rispetto al match vinto ad ottobre col Catania, non ha però avuto lo stesso travolgente epilogo. I siciliani si sono imposti per 1-2, ribaltando il rigore realizzato al 3' da Bianchimano con un'incornata di Evacuo (12') ed un volo d'angelo di Scarsella (74'). Ma la gara è stata aperta ad ogni risultato, dall'inizio alla fine.

C'È AURILETTO – Out Laezza, reparto arretrato particolarmente giovane con il torinista assieme a Gatti e Pasqualoni: pagheranno lo scotto della minor esperienza rispetto ad Evacuo e Campagnacci, ma solo sulle palle inattive. Castiglia davanti alla difesa, Tulissi sostiene Bianchimano davanti. Calori deve rivede il centrocampo, inserendo Corapi e Palumbo. Già detto della coppia ben assortita di punte nel 3-5-2.

EL POCHO – Pronti via, Tulissi dà il là all'azione che porta lo stesso numero 7 ad entrare in area da destra: nonostante una pozzanghera lo rallenti, riesce lo stesso a nascondere la sfera a Corapi che lo stende. È rigore, Bianchimano si prende la palla e buca Forlan dal dischetto. La reazione del Trapani è immediata, Evacuo reclama un rigore ma riceve un giallo per simulazione. El Pocho continuare a mettere a ferro e fuoco la difesa granata, praticamente da solo, ma la Reggina resiste poco.

FERMI DA FERMO - Le palle inattive si rivelano il tallone d'Achille della squadra di Maurizi, che soffre ad ogni angolo o punizione. Su corner del mancino Palumbo da sinistra, quindi con traiettoria tutto sommato leggibile, Evacuo riesce a liberarsi di Pasqualoni incornando per l'1-1. Lo stesso centravanti del Trapani chiama all'intervento Cucchietti subito dopo, su punizione pennellata da Corapi. Lo stesso regista, sempre da fermo, scavalca la barriera ma trova un Cucchietti attento, anche se graziato da Rizzo sulla respinta corta.

QUANTE MANI HA FURLAN? – La Reggina non riuscirà neanche stavolta segnare in casa su azione, ma crea più occasioni che in tutte le gare interne messe assieme da novembre fino a due settimane fa col Francavilla. Marino cincischia in area anziché tirare, il pallone arriva a Provenzano che spara di prima intenzione col sinistro: Furlan, in affanno dopo l'azione di Marino che lo aveva chiamato all'uscita, rinviene sulla linea di porta. Prima dell'intervallo, dopo un'azione insistita, il portiere del Trapani si getta alla propria destra su un tiro fortissimo di Marino: la traiettoria risulta centrale anziché ad incrociare, ma Furlan con la mano di richiamo riesce prodigiosamente ad alzarla sopra la traversa.

CALORI MISCHIA LE CARTE – L'allenatore del Trapani leva il centrale Pagliarulo all'intervallo, per passare al 4-3-3 col terzino Fazio a destra, spostando Marras in linea (a sinistra) con Evacuo e Campagnacci. È la mossa che consente ai siciliani di impossessarsi del centrocampo, la Reggina fatica a capirlo anche se il solito Tulissi, ad inizio ripresa, continua a ronzare attorno all'intera difesa avversaria. Le palle inattive sono un autentico sconforto: Scarsella si divora un tap in, ma al 74' la sua mira risulterà migliore, andando in volo d'angelo sul primo palo per mettere in rete un invito di Corapi, sugli sviluppi di un angolo.

BENTORNATO CONDEMI – Quando i buoi sono scappati dalla stalla, Maurizi prova a riequilibrare un match che è risultato comunque gradevole, con una Reggina che poteva capitalizzare meglio diverse occasioni, tra cui l'unica indecisione di Furlan non sfruttata da Tulissi. Si passa al 4-3-1-2 con Samb, poi arriva il grande momento di Marco Condemi: ritorno in campo praticamente dopo 3 anni, al posto di Marino. Sua l'unica vera invenzione per raggiungere il pareggio: stop, sguardo rapido in avanti e splendido passaggio in profondità per Bianchimano, sul quale un immenso Furlan va a dire di no in uscita.

APPLAUSI DEI POCHI INTIMI - Prima di questa ultima e clamorosa occasione, il fresco Minelli aveva messo alle corde la difesa amaranto nella quale si è rivisto Mezavilla, subentrato ad Auriletto. La Reggina esce tra gli applausi dello sparuto pubblico, conscia di aver dato fondo alle proprie energie. Un Furlan strepitoso ed una non eccellente gestione tattica di alcune frasi cruciali, hanno fatto pendere l'ago della bilancia verso il Trapani. Che comunque, è più forte. La Reggina, sabato prossimo, dovrà evitare la sconfitta sul campo della Fidelis Andria per non compromettere una stagione.

REGGINA – TRAPANI 1-2
RETI: 3' rig. Bianchimano, 12' Evacuo, 74' Scarsella

REGGINA (5-3-2): Cucchietti; Hadziosmanovic (78' Samb), Auriletto (83' Mezavilla), Gatti, Pasqualoni, Armeno; Marino (83' Condemi), Castiglia, Provenzano (88' Sparacello); Tulissi, Bianchimano. A disposizione: Licastro, Turrin, Laezza, Amato, Bezziccheri, Franchi, Arras. Allenatore: Maurizi.
TRAPANI (3-5-2): Furlan; Drudi, Pagliarulo (46' Fazio), Silvestri; Marras (90' Canino), Scarsella, Corapi (77' Steffè), Palumbo, Rizzo; Evacuo (78' Polidori), Campagnacci (71' Minelli). A disposizione: Pacini, Ferrara, Girasole, Visconti, Aloi. Allenatore: Calori.

Arbitro: De Angeli di Abbiategrasso.
Ammoniti: Evacuo, Marras, Castiglia, Drudi, Canino, Minelli.