‘Ndrangheta in Valle d’Aosta: “Non condannatemi per il mio dialetto”

"Ho gia' pagato per gli errori commessi in passato. Adesso devo essere condannato per la mia inflessione dialettale?". Si e' rivolto cosi' oggi ai giudici Marco Fabrizio Di Donato, una delle figure coinvolte nell'inchiesta Geenna sulla 'ndrangheta in Valle d'Aosta, nell'aula bunker delle Vallette a Torino, dove e' stato interrogato nel corso del processo che si sta celebrando con il rito ordinario. Di Donato e' giudicato con il rito abbreviato in un altro filone del procedimento. L'uomo ha respinto con decisione l'accusa di essere uno dei boss della 'locale' aostana, spiegando che le numerose contestazioni mosse dal pm Stefano Castellani sono interamente legate a equivoci o a errori di interpretazione anche di singoli termini, come per esempio "ambasciata": "non e' una parola 'ndranghetista, e' di uso comune", ha detto. Ad un certo punto il presidente, Eugenio Gramola, lo ha interrotto chiedendogli se "voi quando parlate fate solo pettegolezzi e pour parler?". Nel corso dell'udienza di oggi e' stato ascoltato come teste della difesa Andrea Carpentiere, vicesindaco di San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria) dal 2011 al 2016, per rispondere a domande su Antonio Raso, il ristoratore valdostano che compare fra gli imputati. "E' originario del mio paese - ha affermato - e lo conosco fin da quando eravamo bambini, anche se non si puo' dire che fra di noi ci sia un'amicizia molto stretta. Ogni tanto torna in Calabria: e' una persona gioiosa, affabile, scherzosa". A Carpentiere il pm Castellani ha chiesto di chiarire un risvolto legato alla donazione di mobili dal Comune di Aosta a quello di San Giorgio Morgeto. Il materiale fu consegnato a proprie spese nel 2012 dall'allora assessore Marco Sorbara (ora imputato ad Aosta). Nel 2016 la Lega chiese delucidazioni in consiglio comunale. "Raso - ha raccontato Carpentiere - mi contatto' dicendo che era sorta polemica politica assai ingiusta, e che era opportuna una lettera di ringraziamento da parte del nostro Comune. Io, nel corso di un comizio elettorale, feci presente che era stata una semplice donazione. Non so dire perche' fu lui ad attivarsi".

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