Elon Musk, SpaceX e la conquista dello spazio da parte dei privati

La conquista dello spazio è un argomento sempre attuale: nel maggio 2020 il primo volo privato, fornito dall'azienda aerospazione SpaceX, ha condotto gli astronauti Bob Behnken e Douglas Hurley fino alla Stazione Spaziale Internazionale, con un viaggio durato 19 ore.

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SpaceX e Crew Dragon: il primo volo commerciale nello spazio

Il 30 maggio 2020 è una data che ha segnato la storia: per la prima volta, una capsula spaziale appartenente a una flotta di un'azienda aerospaziale privata ha trasportato in sicurezza due astronauti fino alla Stazione Spaziale Internazionale da Cape Canaveral, storico sito di lancio della NASA: stiamo parlando di Crew Dragon, appartente a SpaceX, l'azienda di Elon Musk. Nel 2011 era infatti terminato il programma Shuttle e dall'America non era più partita nessuna spedizione spaziale. Tale tendenza è stata invertita grazie al lancio della Crew Dragon, primo volo "commerciale" di questo genere: l'impresa è stata coordinata dall'imprenditore naturalizzato statunitense Elon Musk, magnate noto per la sua attività come fondatore di Tesla e co-fondatore della piattaforma di pagamenti digitali PayPal, nonché per l'interesse dimostrato per il treno ad alta velocità Hyperloop e per la sua lungimiranza imprenditoriale, ai limiti della definizione di "visionario". Il successo della spedizione, coadiuvata dalla NASA e che ha sancito nuovamente l'indipendenza dalla Russia (tutte le missioni degli ultimi anni sono infatti partite da lì), è stata seguita in diretta streaming da milioni di persone in tutto il mondo, lasciando con il fiato sospeso gli spettatori anche alla luce dell'incertezza che ha coinvolto il lancio. La prima data per la partenza era infatti prevista per il 27 maggio ed è stata poi rimandata per le condizioni atmosferiche avverse: il 30 maggio, alle 21:22 (ora italiana), è finalmente avvenuto il decollo epocale che ha segnato l'inizio di una nuova fase di avventure e studi nello spazio.

La passione per lo spazio nel mondo dell'intrattenimento e del cinema

L'interesse per lo spazio, gli astronauti e la "corsa spaziale" contemporanea non smettono di animare gli studiosi e, soprattutto, gli appassionati di questi argomenti. Il rinnovato entusiasmo per SpaceX e le altre tematiche affini al mondo "in orbita" hanno fatto sì che siano sempre più seguite anche tutte le attività a tema spaziale: dall'intrattenimento alle serie TV, passando dai grandi classici fino agli spunti più recenti. La filmografia di storie ispirate a questi temi è infatti nutritissima: si va dai film cult come "2001: Odissea nello spazio" (1969),"Alien" (1979) e "Apollo 13"(1995) a pellicole più recenti e apprezzatissime come "Gravity" (2013) e "Insterstellar" (2014). Astronauti, navicelle spaziali e un futuro distopico sono anche le ambientazioni di diverse slot machine, come ad esempio la slot Fortunium, disponibile sulla piattaforma online Betway Casino, che vede tra i suoi protagonisti un inventore visionario proiettato nel futuro, dalle caratteristiche molto simili a quelle imputate a Elon Musk stesso. Anche il mondo delle serie TV non è da meno: a fine maggio 2020 è stata rilasciata la prima stagione di "Space Force", prodotta da Steve Carell e Greg Daniels e disponibile in streaming su Netflix, commedia ironica e parodistica della nuova agenzia voluta dal presidente americano.

Le altre attività della Nasa: il caso mediatico dell'astronauta Luca Parmitano

Tornando per un attimo alla realtà, ad ogni modo, non è solo SpaceX a catturare l'attenzione degli appassionati di spazio e di esplorazioni extraterrestri: le numerose missioni spaziali portate avanti dalla NASA offrono spunti più che interessanti a chiunque voglia sognare per un po' (oltre che per i numerosi lavoratori e studiosi del settore, ovviamente!): basti pensare alla recente missione Expedition 61, che ha visto protagonista l'astronauta e militare italiano Luca Parmitano al comando della Stazione Spaziale Internazionale. Il suo ritorno sulla Terra (insieme ai due colleghi astronauti Christina Koch e Alexander Skvortsov è stato seguito in diretta da migliaia di persone, proprio come fu quello dell'astronauta Samantha Cristoforetti, con gli occhi puntati sulla capsula di rientro atterrata in Kazakistan il 6 febbraio 2020. Ed è proprio grazie alle nuove tecnologie di streaming che dirette come quella del rientro della navetta russa Soyuz MS-13 diventano uno degli avvenimenti tra i più seguiti a livello mondiale, proprio come è stato confermato dalla fortissima attenzione mediatica per il lancio della Crew Dragon di SpaceX.

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Che si tratti della NASA o di altre agenzie aerospaziali, perciò, il dato certo è sempre lo stesso: lo spazio ha affascinato e continua ad affascinare sognatori da tutto il mondo.