SS 106, sulla Rai l'appello della madre di una vittima della strada: "Quando vi mettete in macchina non pensate solo a voi stessi, ma alla vita degli altri"

È balzato agli onori delle cronache nazionali il caso di Raffaele Sbarra, un ragazzo di appena 21 anni che ha perso la vita il 18 agosto 2012, a Roseto Capo Spulico, nel Cosentino, a causa di un automobilista ubriaco. Tanto è vero che dopo otto lunghi anni, alla fine del percorso giudiziario nel penale e nel civile, dove per la giovane vittima non sono emersi profili di corresponsabilità, sulla tragica vicenda è intervenuta la nota trasmissione "TV7" di RAI 1.

Nella puntata di venerdì 14 febbraio 2020, nell'ambito di un servizio dedicato all'alcool e, nello specifico, alle vittime provocate dalla guida in stato di ebbrezza, è stata intervistata – si legge in un comunicato stampa dell'associazione 'Basta vittime sulla SS 106 e dello Studio 3 A - Loredana Maritato, mamma del giovane Raffaele che, ricordando suo figlio e ciò che gli è accaduto, ha ripercorso assieme alla giornalista tutto il dolore vissuto da lei e dalla sua famiglia.

Il punto più alto dell'intervista è stato raggiunto quando la signora Loredana ha lanciato un appello rivolto a tutti ed ai giovani in particolare: "Quando vi mettete in macchina non pensate solo a voi stessi, pensate alla vita degli altri". Un monito, il suo, che tutti quanti dovrebbero fare proprio, ogni giorno.

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"Sono molto contento – dichiara Fabio Pugliese, presidente dell'Associaizone "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" – del fatto che la RAI abbia deciso per la prima volta di dare spazio alle famiglie delle vittime della Statale 106. Ringrazio loro per questo apprezzabile esempio di servizio pubblico ma, soprattutto, ringrazio Loredana e la famiglia Sbarra per il grande coraggio e la forza con cui, superando il dolore, hanno deciso di parlare della loro tragica vicenda, peraltro lanciando un appello che apprezziamo, facciamo nostro e faremo il massimo per far arrivare a più persone possibili affinché ciò che è accaduto a loro non accada mai più ad altri".

"Quando i familiari di Raffaele si sono rivolti a noi abbiamo messo in campo tutto l'impegno, la professionalità e le nostre competenze per dare loro una risposta – spiega Luigi Cisonna, Area Manager di Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha seguito l'iter risarcitorio e che da tempo collabora con l'Associazione Basta Vittime sulla Strada Statale 106 – Avevamo di fronte una famiglia distrutta dal dolore per la perdita del proprio caro, peraltro a causa di un automobilista ubriaco, e ulteriormente segnata da un processo che si strascinava invano da sei lunghi anni. Per questo abbiamo subito avviato una trattativa stragiudiziale con la compagnia di assicurazione di controparte per ottenere una congrua liquidazione del grave danno nell'interesse dei nostri assistiti, riuscendo a chiudere in meno di un anno anche questo doloroso capitolo. Nulla restituirà Raffaele alla famiglia Sbarra, ma quanto meno hanno ottenuto un po' di giustizia anche sul fronte civile".