‘Breakfast’, M5S: “Emersi gravi elementi su Scajola. Fare piena luce su intricata commistione tra vecchia politica e cosche calabresi”

"Il processo 'Breakfast' si arricchisce di ulteriori, gravissimi elementi che rafforzano quanto denunciamo da tempo: l'ex ministro dell'Interno e attuale sindaco di Imperia Claudio Scajola potrebbe essersi speso affinche' la societa' di costruzioni Impregilo potesse godere di una sorta di 'protettorato' delle cosche piu' potenti della Piana di Gioia Tauro durante i lavori in Calabria, in particolare sull'ormai notoria gestione dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria". Lo evidenziano la consigliere regionale del M5S Alice Salvatore e la capogruppo in comune a Imperia Maria Nella Ponte.

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"Usiamo il condizionale - spiegano in una nota - nell'attesa che la magistratura chiuda il cerchio sull'intricata commistione tra vecchia politica e cosche calabresi, appurando in primo luogo la veridicita' delle affermazioni di un pentito nella deposizione resa al processo. Quanto emerso in queste ultime ore, tuttavia, non ci sorprende: come M5S Liguria e M5S Imperia abbiamo gia' avuto modo di segnalare la situazione al presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra". Per Salvatore e Ponte e' una "vicenda gravissima qualora venga dimostrata la tesi del procuratore secondo cui Scajola e Chiara Rizzo, moglie dell' ex parlamentare forzista Amedeo Matacena, avrebbero agevolato un'associazione segreta collegata alla 'ndrangheta da un 'rapporto di interrelazione biunivoca, destinata a estendere le potenzialita' operative del sodalizio mafioso in campo nazionale e internazionale".